Carsoli – Risale al XIII secolo la antichissima Chiesa di Santa Maria in Cellis con la adiacente torre campanaria che divide il cimitero vecchio con quello nuovo. Si tratta di uno dei monumenti storico-culturali di maggior interesse che è conservato a Carsoli. Come noto il centro storico venne distrutto dal conflitto bellico di cui si è ricordato lo scorso 17 Aprile. La Chiesa di Santa Vittoria venne distrutta con il campanile, e solo la facciata (anch’essa risalente al XIII sec.) rimase intatta, tanto che la erigenda nuova struttura venne costruita in appoggio alla cinta muraria.
La Chiesa di Santa Maria in Cellis invece non venne scalfita dai bombardamenti, forse per una casualità non tanto per rispetto del luogo strategico. Il comune pertanto ha disposto degli interventi di messa in sicurezza proprio del tetto di copertura dell’antica torre campanaria sulla quale vi è anche una effige a colori di Carlo D’Angiò dipinto d’epoca. Il consolidamento si rende necessario a seguito del verificarsi di eventi instabili sui coppi. Questa mattina dunque la ricognizione, che prevede anche una analisi conservativa dello stato dell’arte del prestigioso monumento storico.