L’AQUILA – Umiltà non è svalutazione di se stessi, ma quanto piu’ sei grande tanto piu’ fatti umile. Nel ricordare Papa Celestino V, il Papa in visita all’Aquila durante l’omelia ha centrato il messaggio sulla forza dell’umiltà, “nessuna logica di potere ha potuto imprigionare o gestire il Papa Celestino testimone del nome di Dio che è misericordia. ”
Una omelia appassionata, piena di contenuti. “Dio’ non è oscuro che fa paura” che viene pronunciata in un silenzio che invade la piazza della Basilica di Collemaggio. Legge ma nel contempo spiega dei contenuti a braccio Papa Francesco.
Alcuni passaggi significativi dell’omelia:
“L’Aquila mantiene vivo il dono che Celestino V ha lasciato, con la misericordia e solo con essa la vita di ogni uomo ed ogni donna può essere vissuta con gioia”.
“Il perdono è passare dalla morte alla vita, dall’esperienza dell’angoscia della colpa a quella della libertà e della gioia, e questo tempo sia sempre utile per la riconciliazione”
“Si costruisce la pace attraverso il perdono ricevuto e donato, partendo dalla propria miseria dove troveremo una luce per arrivare al Signore”
“Quando arrivati all’Aquila arrivati senza poter atterrare per la nebbia fitta, il pilota girava ed ha visto un piccolo buco di luce dove si è infilato per poter poi arrivare a destinazione”.
“Siamo meno di niente, e nell’oscurità il signore lascia comunque un piccolo buco per poter entrare nella luce”
“Cari fratelli e care sorelle, voi avete sofferto molto per il terremoto, nel buio sperimentato si è capito il dolore degli altri. Possedete il dono della misericordia perchè sapete cosa significa perdere tutto”.
“Voi potete custodire la misericordia perchè avete fatto l’esperienza della miseria”.
“L’uomo non è il posto che detiene”
“Che L’Aquila sia capitale di perdono”
“La consapevolezza della propria miseria e la bellezza della misericordia”