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Pereto festeggia il Patrono San Giorgio martire

PERETO – Oggi santa Messa solenne a Pereto per la ricorrenza di San Giorgio martire patrono del bellissimo borgo. La processione solenne per le vie del borgo si svolgerà domenica 27 aprile 2025.

San Giorgio Martire: Tra Storia e Leggenda

San Giorgio Martire è una delle figure più amate e venerate della cristianità, riconosciuto come santo sia dalla Chiesa Cattolica che da quella Ortodossa. La sua figura è avvolta da un alone di mistero e leggenda, in particolare grazie all’iconica immagine del cavaliere che uccide il drago, simbolo eterno della lotta tra il bene e il male.

Le Origini Storiche

San Giorgio nacque probabilmente tra la fine del III secolo e l’inizio del IV secolo d.C., in Cappadocia (odierna Turchia), da una famiglia cristiana di nobili origini. Fin da giovane intraprese la carriera militare, entrando nell’esercito romano, dove si distinse per il coraggio e il valore.

La sua fede cristiana, però, lo mise ben presto in conflitto con l’autorità imperiale. Durante il regno dell’imperatore Diocleziano, noto per le sue feroci persecuzioni contro i cristiani, Giorgio rifiutò di abiurare la propria fede. Per questo motivo fu arrestato, torturato e infine martirizzato, intorno all’anno 303 d.C.

Il Culto e la Diffusione

Il culto di San Giorgio si diffuse rapidamente, soprattutto in Oriente, e già nel IV secolo era venerato come martire. Il suo nome appare in molti testi antichi e agiografie. Con le Crociate, la sua figura arrivò anche in Europa occidentale, dove divenne particolarmente popolare in Inghilterra, al punto da essere proclamato patrono del regno.

San Giorgio è oggi patrono di numerose città e paesi, tra cui Genova, Ferrara, Reggio Calabria e persino della Catalogna in Spagna. È anche patrono di vari ordini cavallereschi e dell’esercito inglese.

La Leggenda del Drago

La leggenda più famosa legata a San Giorgio è quella del drago. Secondo la “Legenda Aurea”, un antico testo agiografico medievale, un terribile drago terrorizzava una città (spesso identificata con Silene, in Libia). Gli abitanti, per placarlo, offrivano sacrifici umani. Un giorno toccò alla figlia del re, ma proprio quando stava per essere divorata, comparve San Giorgio a cavallo, che trafisse il drago con la sua lancia, salvando la principessa e convertendo l’intera città al cristianesimo.

Questa storia, sebbene leggendaria, è ricca di simbolismi: il drago rappresenta il male e l’oscurità, mentre San Giorgio è il cavaliere della fede che trionfa con il coraggio e la purezza d’animo.

San Giorgio è quasi sempre raffigurato come un giovane cavaliere in armatura, con la croce rossa su sfondo bianco (divenuta poi la bandiera di molte nazioni e città), mentre trafigge con la lancia un drago ai suoi piedi. L’immagine ha ispirato innumerevoli opere d’arte, sculture, affreschi e romanzi nel corso dei secoli.

San Giorgio Martire rappresenta ancora oggi un esempio di coraggio, fede e lotta contro il male. La sua storia, tra verità storica e leggenda, continua a essere raccontata e celebrata in tutto il mondo, soprattutto il 23 aprile, giorno della sua festa liturgica.