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Pereto, Veronica Luciano approda ai campionati nuoto di Riccione

La lettera della madre Daniela Crimi, una storia che è intrisa di sofferenza, speranza ed ora il riscatto. Sempre verso traguardi migliori.

PERETO – Una madre che vede sua figlia che torna a volare. Una lettera aperta che contiene emozioni, sentimenti. La verità. Quella verità condivisa che lascia spazio ad una giusta e comprensibile commozione, e che proietta Veronica Luciano sempre verso traguardi migliori:

 

Le accarezzava il viso Fabricia a mia figlia, prima di entrare in quell’immenso Oceano, si prendeva cura di lei prima di affrontare le gare in mare, la trattava come fosse sua figlia. L’insegnante di nuoto di mia figlia in Brasile, aveva un cancro, mia figlia non parlava ancora il portoghese e le prime lezioni erano a gesti, si parlavano con gli sguardi. Aveva solo 8 anni Veronica quando la sua insegnante decise di tornare a gareggiare nel mare.

Veronica quella mattina mi chiese il permesso per affiancarla in acqua, perché aveva paura che Fabricia non ce la facesse. Con la mia autorizzazione e quella della federazione, fu data l’opportunità ad una bambina di percorrere 800 metri nel mare e ad una donna con il cancro di nuotare, ovviamente seguite dai soccorritori.

A pochi metri dall’arrivo, Fabricia iniziò a sentire debolezza nel braccio, nel punto dove il suo male l’aveva colpita e fu lì che Veronica le fece da spalla fino al traguardo. Fu l’ultimo posto più emozionante della vita di tutti noi spettatori in quel momento, circa 200 persone erano sulla spiaggia ad applaudire con gli occhi pieni di lacrime. Furono premiate entrambe sul podio.

Dopo un anno, per motivi che molti di voi già conoscono, decisi di lasciare il Brasile e la loro separazione é stato il dolore più grande per mia figlia. Arrivati in Italia, la piscina più vicina per poter continuare questa passione di mia figlia, è a 50 km dal paese dove vivo. Da 4 anni, mia figlia tutti i giorni pranza e studia in macchina, per evitare le spese dell’autostrada, attraversiamo le montagne della Marsica, quell’ora di viaggio é diventato anche il nostro momento per parlarci, per raccontarci, per sfogarci e tutti i giorni durante il viaggio Veronica scrive a Fabricia dall’altra parte del mondo per tenerla aggiornata sulle sue imprese sportive. A giugno dell’anno scorso Veronica vince un titolo nazionale di categoria. Chiama di nuovo Fabricia per darle la meravigliosa notizia, ma Fabricia non risponde. A luglio, poche settimane prima delle finali, arriva il covid, due settimane d’inferno, a Veronica le trovano una lesione polmonare, problemi cardiaci e alla tiroide. Il medico sportivo le dice che non può più gareggiare. Crolla lei, crolla tutto, crollano i suoi sogni.

Finalmente Fabricia risponde ma stavolta con grande fatica perché il male ha colpito forte e dovrá subire un intervento urgente. Quello che abbiamo passato è stato struggente a livello psicologico per Veronica che per recuperare la respirazione, tutte le mattine si alzava alle 5 per correre intorno al giardino, per misurare i battiti del cuore e tornare a nuotare.

Dopo un mese ci danno le risposte, Veronica sta meglio le cure stanno funzionando, può tornare in acqua. Le urla di gioia, Fabricia con le lacrime agli occhi le chiede di tifare anche per lei che dovrà affrontare la gara più difficile della sua vita il 15 febbraio. Veronica oggi è tornata a gareggiare ed è diventata campionessa regionale di categoria, ha vinto, ha vinto insieme a Fabricia che nel frattempo si é risvegliata dall’intervento che é andato bene. Hanno percorso due strade tortuose insieme come quella famosa gara in mare, si sono accarezzate il viso e asciugate le lacrime nonostante la distanza di quell’Oceano e sono oggi di nuovo salite sul podio più importante, che non é dei trofei, ma dei legami d’amore che nascono grazie allo sport, quello bello, quello coi valori umani.. Perché a distanza di 4 anni, quelle mani legate che tagliavano il traguardo, non le hanno mai slegate..

Ci sta un sole grande per noi oggi dopo mesi di tempesta. Vi voglio dedicare queste lacrime mie di gioia, perché nella vita quando sai che qualcuno ti fa da spalla, come noi per mia figlia, come Veronica per Fabricia, non c’è chilometro che spaventa, non c’è denaro perso che sia chiamato sacrificio, c’è perseveranza, passione, battiti cardiaci accelerati solo di amore e doveva splende per forza quel sole oggi…. Veronica venerdì partirá per Riccione alle finali nazionali. Ce l’ha fatta. Bentornata Fabricia, bentornata Veronica”

di Daniela CRIMI