Un clima surreale ha avvolto lo stadio Adriatico di Pescara per la sfida contro la Carrarese, terminata 2-2. La Curva Nord ha disertato il primo tempo in segno di contestazione nei confronti della società, mentre la squadra in campo ha offerto una prestazione ricca di emozioni e capovolgimenti di fronte. La Curva Nord ha deciso di non prendere parte al primo tempo per manifestare il proprio dissenso verso la gestione societaria. Un segnale forte che ha reso ancora più pesante l’atmosfera allo stadio.
Un finale al cardiopalma ha caratterizzato la sfida tra Pescara e Carrarese, terminata sul punteggio di 2-2. La gara è stata ricca di emozioni e capovolgimenti di fronte, con entrambe le squadre che hanno dimostrato grinta e tenacia. Primo tempo equilibrato: la prima frazione di gioco è stata piuttosto equilibrata, con le due squadre che si sono fronteggiate a viso aperto. Il Pescara è passato in vantaggio al 22′ con Merola, sfruttando un cross di Cancelo e un preciso colpo di testa. La Carrarese ha reagito con veemenza e ha trovato il pareggio al 38′ con Della Latta, abile a insaccare di testa su corner.
Secondo tempo rocambolesco: La ripresa è stata decisamente più rocambolesca. Al 70′ la Carrarese è passata in vantaggio con D’Auria, che ha sfruttato un cross di Cicconi e un’uscita incerta di Plizzari. Il Pescara non si è arreso e ha continuato a pressare, trovando il pareggio al 90’+2′ con un calcio di rigore trasformato da Lescano, concesso per un fallo di mano di Marino un risultato finale che sembrava imprevedibile durante la partita che ha spiazzato anche i quotisti di scommesse esperti della serie C.
Un punto che vale oro
Il pareggio lascia l’amaro in bocca ad entrambe le squadre, che ambivano alla vittoria. Tuttavia, il punto conquistato può essere considerato prezioso per entrambe. Il Pescara ha dimostrato di avere la forza di reagire anche quando si trova in svantaggio, mentre la Carrarese ha ottenuto un punto importante in trasferta contro un avversario ostico. Una partita che evidenzia alcuni problemi strutturali del Pescara e la scarsa concretezza sotto porta con alcune disattenzioni difensive da parte di entrambe le squadre.
In definitiva, un pareggio che non accontenta nessuno ma che rende la classifica più equilibrata. Il Pescara dovrà continuare a lavorare per migliorare la propria vena realizzativa, mentre la Carrarese dovrà cercare di essere più solida in difesa.
La svolta nella ripresa: Al 87′ il rigore trasformato da Merola riaccende le speranze del Pescara, che trova il sorpasso al 92′ con Finotto. Sembra fatta per la Carrarese, ma all’ultimo respiro Pierno gela il Brianteo con un sinistro all’incrocio dei pali.
Bucaro salva la panchina, Calabro recrimina: Il pareggio salva la panchina di Bucaro, contestato per la scelta del 3-5-2 iniziale. L’allenatore della Carrarese, Calabro, recrimina per le tante occasioni sprecate dai suoi giocatori, che avrebbero potuto chiudere la gara in anticipo.
Primo tempo di sofferenza: Il primo tempo è stato di sofferenza per il Pescara, schiacciato nella propria metà campo da una Carrarese aggressiva e ben organizzata. La difesa biancazzurra ha fatto acqua da tutte le parti, con Della Latta che ha sfruttato al meglio un cross di Capello per portare in vantaggio gli ospiti.
Seconda di carattere e cuore: Nella ripresa il Pescara ha cambiato atteggiamento, mostrando maggiore grinta e determinazione. L’ingresso di Cangiano e Accornero ha portato nuova linfa in attacco, e il rigore di Merola ha riaperto la gara. Il forcing finale è stato premiato con il gol di Finotto, ma la beffa è arrivata all’ultimo secondo con il pareggio di Pierno.
Il pareggio è un punto prezioso per il Pescara, che evita la sconfitta e muove la classifica. La Carrarese, invece, vede sfumare la vittoria a un passo dal traguardo e si deve accontentare di un punto che lascia l’amaro in bocca.
La Curva Nord contesta ancora, Sebastiani nel mirino
La tensione tra la Curva Nord del Pescara e il presidente Daniele Sebastiani è ai massimi livelli. Per la seconda volta consecutiva, gli ultras del Pescara diserteranno il primo tempo della partita, questa volta contro la Carrarese, in segno di protesta contro la gestione societaria.
La Curva Nord ha definito Sebastiani “il peggiore presidente della storia del club” e “il male assoluto”. Il comunicato diramato dai Rangers e Vecchia Guardia annuncia una contestazione che durerà “fino a quando non ci sarà un’altra società”. La rabbia dei tifosi deriva da una serie di fattori, tra cui la mancanza di risultati sportivi, la gestione del mercato e la scarsa comunicazione con la società. Nella partita contro la Lucchese, il presidente Sebastiani non era presente allo stadio, circostanza che ha fatto infuriare ulteriormente i tifosi. Nel comunicato si auspica che stavolta il numero 1 del Pescara sia in tribuna per “assumersi le sue responsabilità”.
La contestazione della Curva Nord crea un clima teso intorno alla squadra, che non può certo beneficiare del malcontento dei propri tifosi. La società dovrà trovare il modo di ricucire il rapporto con la tifoseria per creare un ambiente più sereno intorno alla squadra.
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