Carsoli – Quarant’anni sono trascorsi dalla prima scoperta delle “Grotte di Pietrasecca”. E ieri visita ed escursione speciale del gruppo di scopritori che negli anni 80, diedero i natali ad una risorsa naturalistico ambientale che oggi costituisce un fiore all’occhiello per il territorio. Ad accoglierli la presidente dell’Ente Gestore Riserva Naturale “Grotte di Pietrasecca” Raffaella Girlando che così commenta l’evento:
“Per la mia generazione, gli speleologi che hanno scoperto la Grotta Grande dei Cervi…(concedetemi in questo momento di chiamarla con il nome che gli fu dato allora) erano dei supereroi invisibili che giravano nei nostri boschi alla scoperta di un accesso ad un mondo sotterraneo che silenziosamente procedeva la sua vita indisturbato.
Alla fine degli anni 80 era un vociare di leggende metropolitane, racconti che di bocca in bocca passavano e divulgavano informazioni per lo più interpretazioni fantasiose su come e cosa fosse stato scoperto.
Per molti anni l’accesso alla cavità fu tenuto interdetto e nascosto molto probabilmente per tutelare un miracolo della natura dal turismo selvaggio di massa che avrebbe potuto distruggere un ecosistema intatto da secoli.
Nel tempo si sono succeduti vari studi e lavori per permettere alla popolazione comune di accedere e godere di tale magnificenza.
Ancora oggi i lavori da mettere in atto per la preservazione e conservazione dell’ambiente ipogeo sono molteplici e molto complessi.
La scelta migliore di responsabilità che si potesse fare fu quella di dare un taglio semi turistico alla visita in grotta. Questo per ridurre al minimo l’impatto che gli accessi umani avrebbero avuto all’interno di un luogo che ha caratteristiche ed equilibri molto delicati.
Oggi alcuni dei 14 scopritori in occasione dei 40 anni dalla scoperta dell’ingresso alla Grotta del Cervo (nome poi assegnato ufficialmente) si sono riuniti e sono arrivati di buon mattino a Pietrasecca per visitare e ricordare quei momenti entusiasmanti che hanno segnato le loro vite e indirettamente anche le nostre.
Entrare con loro è stato non solo un grande onore ma un’emozione che penso non riuscirò mai a descrivere a pieno.
La visita è stata caratterizzata dal racconto dei loro ricordi personali, momenti molto intensi, riflessioni speleologiche, scientifiche biologiche e zoologiche.
Ho accolto anche i racconti meno belli di quel periodo e anche di quelli potrò fare tesoro per proporre di continuare a lavorare al meglio.
L’obiettivo non è solo promuovere e valorizzare il nostro territorio ma anche e soprattutto preservare e conservare la lenta e certosina opera della Natura che si manifesta agli occhi di ogni visitatore della Riserva.
C’è tanto da fare e ancora da capire, studiare, scoprire e soprattutto conservare, preservare e tutelare. I 14 scopritori saranno sempre e per sempre i ben venuti qui a Carsoli e a Pietrasecca”.
I 14
Carlo Germani
Christian Iosso
Elisabetta Bianchi
Federica Ricci
Francesca Arcioni
Gabriele Crassan
Giancarlo Albamonte
Giancarlo Fronterotta
Livio Russo
Luana Belli
Massimiliano Re
Maura Gambini
Paolo Giaffei
Marco Russo
Virgilio Gambini