Poesia e vernacolo, da Carsoli Franco De Santis celebra antichi ricordi con “La spianatora”
Il testo poetico in dialetto carsolano rievoca antichi sapori, usi e costumi... "ha remasta sòla la spianatora alla cantina, non ci sta più chi l'accarezza ogni mmadina"
Carsoli – Una composizione poetica che racchiude in sè tanti aspetti: sentimento, cultura, tradizione, storia. E’ la celebrazione di tanti ricordi che hanno caratterizzato la semplicità e la beltà di una vita che purtroppo non esiste più. Abbiamo quindi voluto pubblicare questo testo di poesia per testimoniare come ancora oggi a terzo millennio avanzato sia giusto rievocare epoche perdute. Ecco il post di Franco con “La Spianatora” ci ha colpiti particolarmente. Perchè sembra riportarci in un attimo mentre siamo sul web, in quelle epoche non connesse, ma tanto belle, fatte di gente che sorrideva, si aiutava e faceva comunità. Un senso del sorriso della cordialità che purtroppo Carsoli ha perso definitivamente con la dipartita di tanti personaggi che sono andati ormai avanti e che hanno fatto la storia buona della nostra cittadina.
Franco con “La Spianatora” ricorda dunque sua madre Micchilin’ e Gatto, una donna dotata di una bontà immensa, di una simpatia senza fine e di una spontaneità proverbiale. Il ricordo di Franco riparte dunque da uno dei quartieri più storici di Carsoli “Le Funticelle”, laddove oggi torna probabilmente in quella che è stata la sua casa da bambino e ricorda…
La spianatora.
N’ cima a na madia,
daventro a na cantina.
Stea na spianatora,
A spettà chi s’arizza
Pe prima la mmatina.
Savvicina trascinenno
Le cioce, co un zinale
Panuntu.
Se mette all’opera,
co acqua e farina,
E antica sapienza.
Ammassa e stenne
La pittuglia.
Co nu gioco abbile
De carezze e stennereglio,
La sfina, l’ alliscia, l’abburita
E co ju corteglio
Fa ogni jorno,un capolavoro
Bono e beglio.
Sagne, maccarunacci
Cecamariti sagnette
E triti.
Tagliulini, gnocchi
E curdicelle
Nasceanu dalle mani
De mamma,
N’cima alla spianatora
Pelle Funticelle.
A remasta sola,
La spianatora aventra alla
Cantina.
On ci sta più chi l’accarezza
Ogni matina.