Poli – Dopo lo stanziamento per il Parco della Contea, arriva anche il contributo per la sistemazione del bosco comunale di Colle Corvia del comune di Poli. L’importo di 40 mila euro s’inserisce nel quadro delle iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale nei piccoli comuni del Lazio.
Scopo del progetto è di ampliare in modo considerevole la fruibilità di questi luoghi alle scolaresche, innanzitutto, che qui potranno usufruire di laboratori didattici immersi nel verde e a diretto contatto con gli elementi naturali, ma anche a tutti i cittadini che potranno godere, in sicurezza, della bellezza del bosco comunale di Poli e di apprezzarne l’importanza in termini di biodiversità.
“Prima di tutto, – interviene il Sindaco di Poli Federico Mariani – desidero ringraziare Cristiana Avenali dell’Ufficio di scopo Piccoli comuni della Regione Lazio, grazie al quale il progetto si è concretizzato, per il sostegno fornito. Con il Parco della Contea e la riqualificazione del bosco comunale di Colle Corvia Poli investe sul futuro, che s’identifica nella valorizzazione attenta del nostro patrimonio naturalistico e ambientalistico. Colle Corvia, nello specifico, sarà un laboratorio a cielo aperto, l’ambiente naturale che diventa scuola. Organizzare delle “uscite” nel bosco non dovrà più essere un evento sporadico, ma una prassi che entri nella quotidianità per consentire agli adulti di domani di avere cura di ciò che ci circonda in modo consapevole”.
Il progetto, curato ed elaborato dal Comune di Poli in collaborazione con “Brain Community” e l’Associazione “Le donne del vicolo”, prevede la riqualificazione del tratturo antico Pantana-Grotta del Mortale, nella parte di proprietà del nostro Comune. L’antico tracciato, della lunghezza di circa 2 km, dalla località “La Lestra” conduce alla “Grotta del Mortale”, una cisterna di età romana situata sulle pendici settentrionali di Colle Corvia, a quota 575 m.
L’intervento si propone, in una prima fase, l’irreggimentazione delle acque, di attenuare la pendenza eccessiva di alcuni tratti e di metterne in sicurezza il percorso. Lungo il quale saranno dislocati cinque punti informativi su flora (nel bosco troviamo il leccio, la roverella, l’acero, il carpino, l’olmo, il maggiociondolo, il nocciolo, l’albero di Giuda), fauna (vi dimorano l’upupa, il picchio rosso, lo scoiattolo, l’istrice, il cinghiale, il tasso, la volpe, la donnola, la faina, il lupo), storia ecc. e la relativa cartellonistica didattica di riferimento.
“Siamo felici di avere su questi territori amministrazioni lungimiranti, che hanno a cuore i temi dell’ambiente e della formazione ambientale” ha concluso Albino Lucarelli di Brain Community. “Brain sarà parte del progetto curandone il coordinamento scientifico e promuovendo la bellezza di questo angolo dei Monti Prenestini. Siamo sicuri che pensare e agire in questa direzione sia la strada giusta”.