Poli – Sono arrivate a sei le nuove attività commerciali avviate a Poli da imprenditori under 35 dal 2021 a oggi. Un grande traguardo per il piccolo comune circondato dai monti Prenestini. A chiudere la sestina è Valerio Rossi con la sua innovativa pizzeria inaugurata in occasione dei festeggiamenti per il “Carnevale Polese”, un’iniziativa organizzata dall’Associazione giovanile “Le Luminarie”, che ha riscosso un grandissimo successo con diversi carri allegorici e quasi 400 figuranti.
In poco più di due anni nel piccolo borgo medievale sono state aperte il cocktail bar dei fratelli Guido e Alessandro Scacco, quello di Ilaria e Simone, anche loro fratelli, e la Ferramenta Agricola dei fratelli Andrea e Marcello Scacco. La palestra di Jalisse Cascioli e la trattoria gourmet di Fabio Turchi. Tutti giovani, entusiasti, preparati e tutti, o quasi, sotto i 35 anni.
Un dato che s’inserisce nel trend generale. Stando ai numeri di Unioncamere e InfoCamere una nuova impresa su 3 oggi è guidata da un under 35. La ristorazione (13,9%) è tra i principali settori e quella in cui la presenza di imprese giovanili è più elevata. Il Lazio con oltre 2mila attività è la terza regione italiana con il più alto numero di imprese, preceduta solo da Campania e Lombardia.
Ma che va in controtendenza rispetto allo spopolamento dei piccoli borghi: rispetto ai 378 Comuni del Lazio, 254 sono sotto i 5000 abitanti. Decidere di investire in un piccolo comune è una scelta coraggiosa. “I centri commerciali sono senza dubbio un grande modello di business per tanti – spiega Valerio – ma investire nel piccolo borgo di Poli significa prendere un’iniziativa non solo economica, ma oggi di un grandissimo valore sociale, che rende sicuramente merito e onore alla straordinaria bellezza di questo territorio montano”.
“Nei piccoli comuni – interviene il sindaco Federico Mariani – i giovani diventano un bene raro quanto prezioso, rappresentando l’unica possibilità in grado di cambiare il destino dei territori diffusi. Senza giovani le piccole comunità come la nostra rischiano di svuotarsi. Ringrazio dunque Valerio, e gli altri giovani imprenditori, che in poco più di 2 anni, hanno deciso di puntare sullo sviluppo del nostro piccolo, ma bellissimo borgo. Dobbiamo riscoprire il fascino e l’unicità di poter vivere e lavorare in questi gioielli del nostro entroterra, tra vicoli suggestivi e scorci che ci riportano al fascino del Medioevo. La qualità dei borghi non può essere messa in discussione così come la fondamentale importanza di preservare e accrescere le comunità che vi abitano e vi lavorano”.