Politica a Subiaco; il consigliere Berteletti: “manca trasparenza, città penalizzata dal palazzone chiuso”
Subiaco – Dal Capogruppo Alternativa per Subiaco Matteo Berteletti riceviamo ed integrlmente pubblichiamo: “Art. 43 c.2 del Testo Unico Enti Locali: i consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato. Essi sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge.
Art. 53 c.1 del Regolamento sull’accesso ai documenti amministrativi vigente nel Comune di Subiaco: I consiglieri comunali nell’esercizio del loro mandato hanno diritto d’informazione e di visione degli atti, provvedimenti e documenti a disposizione del Comune, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti; essi esercitano tale diritto mediante presentazione di richiesta, anche verbale, che deve essere evasa dagli uffici senza ritardi ingiustificati.
Art. 53 c.3 del Regolamento sull’accesso ai documenti amministrativi vigente nel Comune di Subiaco
Le richieste di cui al presente articolo devono essere evase immediatamente e comunque entro e non oltre 7 (sette) giorni lavorativi dalla loro presentazione; solo eccezionalmente l’accesso può essere differito, con comunicazione motivata del Titolare di posizione organizzativa competente, per motivate ragioni organizzative o di difficoltà di reperimento della documentazione; sulle copie rilasciate verrà apposta timbratura/annotazione attestante che le stesse sono state rilasciate al consigliere comunale per l’esercizio del mandato amministrativo.
Perché questa premessa. Lo scorso 29 Novembre (la prima richiesta l’ho inviata il 19, ma poi sono stato invitato a reiterarla al resp. del Patrimonio) ho chiesto al Comune di informarmi, nell’esercizio del mio mandato, sulla situazione relativa agli incassi derivanti dai fitti e dalle concessioni attualmente in essere. Avrei dovuto pazientare 7 giorni lavorativi, ma ho deciso di pazientare un mese. Oggi è 29 Dicembre e non ho ricevuto dall’Ente alcuna risposta.
Ricorrerò alle autorità di controllo. Non sono contento di farlo. Questo clima di totale assenza di trasparenza sta penalizzando la città, rendendola meno serena, contratta, scollegata dalle Istituzioni. E’ questo il cambiamento annunciato dalla maggioranza nel 2011? Sono trascorsi sette anni e, ahimé, in questo lasso di tempo le ombre si sono moltiplicate ed è avvilente per un Consigliere Comunale di minoranza, eletto dalla popolazione, non essere nemmeno messo in condizione di esercitare l’attività di controllo sull’operato dell’Amministrazione.
Questa non è la Subiaco che vogliamo. Quel palazzone chiuso, che nasconde, non spiega, aperto a pochi, non può rappresentare, in questo stato, le esigenze dei cittadini. Più trasparenza, più partecipazione, più condivisione. La strada giusta è questa. Serve soltanto percorrerla. “