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Polo tecnologico Roma est, Sinistra italiana organizza incontro per il rilancio

Roma Est- Sinistra Italiana rappresentata dal gruppo di lavoro Roma e Lazio ha organizzato per giovedì 19 ottobre alle 17:00 presso la sede ARCI Pietralata in via Silvano 15/a. un incontro per focalizzare quanto specificato nel comunicato stampa seguente: 

“Sorto nel 2003 il Tecno Polo Tiburtino non è riuscito a dare continuità e nuovo slancio al Distretto Industriale della
Tiburtina Valley e, alla prova della crisi del 2006-07, ha mostrato tutti i suoi limiti.
Ne risulta oggi un tessuto produttivo disomogeneo e mediamente debole in tutto il quadrante Est dell’area
metropolitana, caratterizzato prevalentemente dalle PMI start up concentrate nell’area propriamente
denominata Tecnopolo, dagli insediamenti agroalimentari del CAR e della Centrale del Latte e da alcune
eccellenze ancora presenti (meccanica di precisione, avionica, informatica, logistica, etc), ma anche da fenomeni
significativi di delocalizzazione e di declino in molti altri settori.
Il tessuto sociale nel quadrante metropolitano ne risulta penalizzato nell’occupazione, nel reddito, e nell’accesso
ai servizi per la popolazione e per le imprese residenti. Sono presenti criticità ambientali (discariche e cave di
travertino da Guidonia a Tivoli), quartieri dormitorio, traffico veicolare congestionato e inquinamento.
E’ possibile riqualificare quest’area? Restituirgli l’antica vocazione produttiva salvaguardando la coesione sociale e
la sostenibilità ecologica? Vogliamo impegnarci?
Trasporto pubblico e piano di mobilità ecosostenibile, Transizione Ecologica, ricerca Scientifica, servizi sociali e
presidi sanitari, riassetto urbanistico e infrastrutturale a favore della popolazione e delle imprese residenti.
Per analizzare ed elaborare proposte condivise che vadano in questa direzione come Sinistra Italiana da qualche
tempo abbiamo costituito un nostro Gruppo di Lavoro.
Adesso, con il congresso del partito che entra nel vivo, vogliamo avviare un confronto aperto con le realtà
associative delle forze sociali, politiche e economiche e con le istituzioni per verificare se, nel rispetto della
reciproca autonomia, si possa convergere nell’individuazione di proposte di intervento e, in prospettiva,
condividere un progetto di rilancio e rigenerazione per questo territorio per indirizzarlo verso uno sviluppo
economicamente e socialmente sostenibile.”