Rieti – “Visto che sui social spesso prolificano improvvisamente ingegneri esperti di strutture complesse e viabilità “ad honorem” che riescono a confondere le idee anche ai giornalisti creando un clima di incertezza tra la gente,corre l’obbligo di chiarire qualche passaggio circa l’intervento sul ponte di Fiumata”, con queste parole tuona il presidente della Provincia di Rieti Mariano Calisse che elenca una serie di punti a chiarimento e che di seguito riportiamo. Il riferimento al presidente della Riserva Giuseppe Ricci, che ha espresso la sua netta posizione contraria al provvedimento di chiusura appare peraltro chiara.
Questi, comunque, i punti del presidente:
1) i lavori,non più procrastinabili, riguardano la messa in sicurezza strutturale per evitare la chiusura totale del ponte fino a quando non se ne costruirà uno nuovo,in quanto ad oggi esso non è più a norma nel sopportare neanche il passaggio su una sola carreggiata
2) detti lavori sono organizzati in 2 fasi, la prima che riguarda la ricostruzione della soletta in c.a. e successivo ripristino del pacchetto stradale al fine di permettere la riapertura al traffico prima possibile; la seconda che prevede il rinforzo delle pile attraverso ponteggi che non occuperanno la sede stradale
3) la chiusura è stata una scelta obbligata in quanto non è possibile garantire neanche una corsia propria di una strada locale provinciale di categoria F e cioè 2,75m, aggiungo in risposta a chi proponeva di far passare le auto sui 70cm di marciapiede esistente che esso è un componente del ponte non strutturale non in grado quindi di reggere il peso dei veicoli e le condizioni del ponte non rendono possibili allargamenti
4) i lavori in corso sono frutto di mesi di lavoro da parte di tecnici provinciali e privati (veri) con anni di esperienza
Andiamo avanti per riaprire prima possibile e scongiurare la chiusura o il crollo del ponte, scenari molto probabili da ciò che è emerso dall’analisi strutturale!”