Carsoli. E’ stata presentata la biblioteca BiblioMondo, ospitata dal Centro Ricreativo Culturale coordinata dall’Associazione il mondo in una stanza. L’iniziativa è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Carsoli e dell’Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo. Durate l’evento si è tenuta la mostra di dipinti degli allievi del Maestro Gianni Petriccone e l’esposizione dei lavori realizzati all’interno del Laboratorio Creativo del Mondo in una Stanza curato da Adriana Giacchetti.
La presentazione è stata corredata da una tavola rotonda alla quale sono intervenuti il
Rev. Don Augusto Ricci O.S.B., Direttore Biblioteca di S. Scolastica, Don Fulvio Amici, il Prof Angelo Bernardni, La Dott.ssa Teresa Barone, il Prof Sergio Draicchio, la Dott.ssa Marianna Granaroli.
Tutti i partecipanti hanno sottolineato l’importanza della formazione culturale attraverso i volumi stampati e la grave mancanza di una biblioteca nella Piana del Cavaliere.
Il Prof.Angelo Bernardini (Ass Lumen) sottolinea l’importanza del libro raccontandoci come già gli antichi Romani avessero compreso l’importanza della lettura come crescita culturale istituendo presso le Terme di Caracalla oltre al frigidarium al calidarium e al tepidario una biblioteca; sottolinea inoltre la necessità di mettere in rete i titoli dei testi a disposizione delle biblioteche così da velocizzare la ricerca di un volume per la consultazione.
La tecnologia però, incalza l’ex Preside del Liceo Scientifico, non deve toglierci il piacere di sfogliare un libro di carta che può così divenire vivo, riferendosi ovviamente ai freddi e-bok di moda tra i più giovani.
A tal proposito Don Fulvio Amici (ass Lumen Pietrasecca) ci informa che nella sua abitazione personalmente e volontariamente senza l’aiuto di nessuna Amministrazione conservata più di cinquemila volumi a disposizione di chi volesse consultarli e che necessitano oltretutto di una più accurata catalogazione.
I ragazzi del Liceo Scientifico hanno accompagnato il Prof Draicchio (Istituto Omnicomprensivo Carsoli) il quale ha accolto molte proposte da inserire come piano didattico alternativo per un ritorno al piacere della lettura ricordando che anche presso la sede del Liceo c’è una piccola biblioteca.
La Dott.ssa Barone (Ag. Promozione Culturale Avezzano) incita al rapporto stretto ed intimo con i libri anche inteso come scambio culturale. Entrare in una Biblioteca di un paese straniero quando ci troviamo in viaggio ci mette subito a stretto contatto con la cultura del posto.
La Dott.ssa Granaroli sottolinea la grande difficoltà che ha incontrato da studentessa di Carsoli proprio per la mancanza di una Biblioteca ove poter consultare volumi per prendere informazioni o approfondire argomenti. La Biblioteca crea cultura, afferma, e non c’è niente di meglio che la cultura per creare una coscienza sociale.
Toccante l’intervento di Stacy una giovane ragazza che frequenta il Centro di Farnaz e Giancarlo. Lei stessa li ha incitati credendo fermamente su questo progetto. Rivolgendosi al pubblico nella sala Stacy ha affermato “I Libri ti fanno entrare in un mondo diverso, i libri ti aiutano a superare ogni momento di sconforto e ti aiutano a gioire con più forza della vita”
Dal pubblico si solleva la provocazione bonaria di Tullio Lucidi (Oricola) che sottolinea, come già fatto dal Don Amici, come i Comuni della Piana non investono in Cultura. “Non è accettabile che si faccia questo sulle spalle di pochi mecenati volenterosi, c’è un’involuzione culturale anziché una crescita “A tal Proposito Giancarlo, a nome del Centro Culturale, sottolinea che non basta il loro impregno. La biblioteca va fatta vivere frequentandola e sostenendola”
Sempre dal pubblico la maestra Colantoni afferma l’importanza di far ripartire l’interesse della lettura già dalla scuola primaria e proseguire poi in tutti i gradi scolastici con l’educazione al rispetto dell’intonazione e della punteggiatura e alla presa di coscienza di una lettura motivata.
Altrettanto importante è l’educazione familiare come l’ultimo intervento ci suggerisce. “Una famiglia che non ha una piccola biblioteca casalinga è una famiglia povera.”
(Raffaella Girlando)