Valle Aniene. Si è svolta lunedì 13 luglio alle ore 17.30 la conferenza di presentazione del progetto “Cammino di San Benedetto”, incontro per illustrare agli amministratori dei comuni nella Valle Aniene e discutere insieme a loro le grandi opportunità di rilancio sociale ed economico dell’area, che questa iniziativa voluta dal modenese Simone Frignani, potrà dare. Alla conferenza hanno preso parte il Presidente della X Comunità Montana Luciano Romanzi, il commissario straordinario del Parco dei Monti Simbruini dott. Enrico Panzini, e il Presidente dell’Associazione Culturale “Amici del Cammino di San Benedetto” Simone Frignani , ideatore del progetto. Hanno partecipato inoltre Fiorenzo De Simone, sindaco di Vicovaro, Amedeo Latini, Sindaco di Cineto Romano, Giacomo Troja, Sindaco di Arcinazzo Romano, Ercole Viri, Sindaco di Affile, Giovanni Scarabotti, sindaco di Mandela, Antonio Proietti, sindaco di Roiate, Luisa Piacentini, vicesindaco di Marano Equo, Antonella Giori, consigliera comunale di Roccagiovine, Giovanni Giardini, vicesindaco di Vicovaro, Luigina Bianchini e Mariastella Ziantoni consiglieri comunali di Vicovaro, Giuseppe Panei inrappresentanza del commissario straordinario al Parco dei Monti Lucretili, prof. Marcello Vasselli. Innanzi tutto, spieghiamo di cosa si tratta, partendo proprio dall’inizio, cioè su cos’è il “Cammino di San Benedetto”, per poi arrivare a come esso interessi così fortemente l’area della Valle dell’Aniene. Cominiciamo col dire che il “Cammino di San Benedetto” è un percorso spirtituale che si snoda lungo per 310 km suddivisi in 16 tappe giornaliere su sentieri, carrarecce e strade secondarie che attraversano le catene montuose dei Monti Sibillini, Lucretili, Ruffi Simbruini ed Ernici tra l’Umbria ed il Lazio, costeggiando alcuni dei luoghi naturalistici più belli del Centro Italia. L’inizio di questo percorso è ovviamente a Norcia in Umbria, città che ha dato i natali al santo, il punto finale è laddove San Benedetto visse gli ultimi anni della sua vita, stabilendovi il proprio primo monastero, dal quale derivò l’ordine benedettino, cioè Montecassino.Buona parte del percorso spirituale passerà per i territori della Valle Aniene, si parla ovviamente della parte più consistente del viaggio, quella cioè che da Castel di Tora, sul Lago Turano, porta a Subiaco luogo fondamentale nell’esperienza benedettina, in quanto qui secondo la tradizione il santo presso gli antichi resti della villa neroniana venne consacrato monaco da San Romano e si ritirò in completo isolamento e preghiera alla grotta del Sacro Speco per tre anni, per poi tornarvi, dopo una breve permanenza a Vicovaro a guida di una congregazione di religiosi, e stabilirsi li trent’anni fino alla sua partenza per Montecassino. Con due importanti luoghi. La presenza di San Benedetto nella Valle Aniene è molto forte, caratterizzata da due luoghi come Vicovaro e Subiaco che hanno rappresentato due momenti fondamentali della vita del santo, per tale ragione, la tappa nella Valle Aniene assume un significato maggiore, si tratta del punto più alto del percorso di pellegrinaggio. (d.c.)