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Prestazioni sanitarie prenotate e non disdette in Abruzzo; in arrivo le cartelle

Avezzano. Centinaia, forse migliaia, di cartelle esattoriali sarebbero in arrivo ai residenti della Marsica, della Valle Peligna, dell’Alto Sangro e dell’Aquilano. L’origine delle sanzioni riguarda prestazioni sanitarie non disdette, risalenti anche a molti anni fa.

Augusto Di Bastiano, del Centro Giuridico Cittadino, ha denunciato con forza la situazione, sollecitando un intervento immediato da parte del Comitato Ristretto dei Sindaci.

“Ci sono cittadini che hanno chiesto copia delle impegnative senza ricevere alcuna risposta. Altri segnalano che la cartella esattoriale riguarda prestazioni che risultano già pagate”, afferma Di Bastiano.

Inoltre, prosegue: “Che dire quando ci rechiamo in ospedale e ci viene comunicato che la visita è stata spostata, magari con una semplice telefonata che però nessuno ha ricevuto? Questi metodi sono a dir poco casarecci”.

La questione ha sollevato un’ondata di indignazione tra i cittadini. C’è chi racconta di aver disdetto telefonicamente senza poterlo documentare e chi sostiene di non essere riuscito a mettersi in contatto con l’ASL per problemi di linea. Altri segnalano che le cartelle ricevute non specificano a quale visita facciano riferimento, creando ulteriore confusione. Qualcuno denuncia il silenzio dell’ASL dopo aver richiesto copia delle impegnative.

Una cittadina commenta: “Diciamo pure che non disdire non è una buona abitudine…io mai mi sono permessa di farlo. Però è chiaro che a distanza di 8 anni non ha senso… perché diventa difficile provare eventuali errori da parte loro. Credo anche che sia tardi per chiedere il pagamento, ma generano in ogni caso un fastidio enorme. Ecco come la regione Abruzzo vuole diminuire i debiti della sanità. Chiede ai contribuenti di pagare prenotazioni non disdette di 8 anni fa. Ma ci si può ricordare a 8 anni fa? Poi la gente, per paura di altre sanzioni, come il fermo amministrativo delle auto, paga senza dir niente Per fortuna ho gli esami fatti quel giorno, ma questo modo di far cassa è uno scandalo!”.

La vicenda si arricchisce di ulteriori segnalazioni e commenti, mentre si attende un intervento deciso da parte delle istituzioni per risolvere una questione che sta generando sconcerto e rabbia tra i cittadini.