Problema odori molesti nella Piana: D’Antonio (Futuro Certo): “situazione delicata da affrontare con equilibrio”
Carsoli – Dal Consigliere capo gruppo di Futuro Certo Domenico D’Antonio sul tema degli odori molesti riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente nota.
“Finora non era mai intervenuto sulla problematica degli odori molesti avvertiti nella Piana del Cavaliere, neanche dopo la lettera dell’assessore all’ambiente Mario Mazzetti, prot. 6670 del 01 agosto 2019, indirizzata per conoscenza a tutti i consiglieri e direttamente al sindaco in cui invitava quest’ultimo a porre in essere alcune iniziative, in particolare:
- richiedere un intervento del Servizio di igiene ed epidemiologia pubblica e del servizio di medicina del lavoro della ASL1 per eseguire un controllo dettagliato delle aziende che nel loro ciclo produttivo producono emissioni in atmosfera, con analisi del ciclo produttivo, la ricognizione delle sostanze utilizzate, lo stato di salute dei lavoratori, effettuando anche analisi specifiche (ed io aggiungo ripetute) sulle emissioni, proponendo anche la possibilità di una class action ed il recupero delle spese effettuate dal Comune in caso di rilevate responsabilità di inquinamento ambientale.
La delicatezza della situazione richiede, infatti, che la problematica degli odori nauseabondi venga affrontata con il massimo equilibrio, la massima oggettività e razionalità, rifuggendo da, qualsiasi seppur minima strumentalizzazione e speculazione, senza ingigantire e creare allarmismo ma neppure senza minimizzare l’argomento allungando sine die la definizione e risoluzione della problematica.
Credo, dopo l’ultimo comunicato del sindaco, interlocutorio e che ancora una volta rinvia alla conclusione delle rilevazioni, che la questione debba essere affrontata con più decisione e, soprattutto, vorrei far notare ai sindaci che non sono i responsabili ma, in quanto rappresentanti della cittadinanza, i danneggiati di questo eventuale danno ambientale.
Sulla base di queste considerazioni e del notevole tempo trascorso, questi ultimi dovrebbero pretendere dagli organi competenti, in particolare ARTA Abruzzo, ASL, Assessorato all’Ambiente regionale, delle risposte certe e veloci sulla individuazione delle sostanze rilevate e, soprattutto, la certificazione se tali sostanze, nella concentrazione rilevata, sono dannose o meno per la salute. Del resto i sindaci rappresentano, in base alla,legge, la massima autorità sanitaria in ambito locale.
Se una delle sostanze rilevate, da quel che risulterebbe, è stata individuata, occorre immediatamente, come del resto proposto nella lettera sopra citata, richiedere immediatamente all’Asl degli interventi urgenti e specifici, con applicazione di tutti i provvedimenti conseguenti.
Sempre al fine di evitare o quantomeno contenere la preoccupazione, l’inquietudine e l’ansia dei cittadini, soprattutto dei genitori, è necessario che l’informazione sia la più ampia e chiara possibile, coinvolgendo proprio perché la problematica riguarda tutti, anche tutti i consiglieri comunali al fine di dare forza ad un’azione comune ed evitando che vengano emessi comunicati ambigui e di non semplice comprensione o che possano lasciare spazio a dubbi ed incertezze”.