Processo manifestanti A24 pro-Ospedale Subiaco; si avvicina la quarta udienza. Organizzati sit-in di sostegno
Vicovaro – Una vicenda che si trascina nel suo iter giudiziario e che vedecoinvolti 62 cittadini in un maxiprocesso accusati di aver bloccato l’autostrada Roma – L’Aquila. I fatti risalgono al 10 ottobre del 2010 quando centinaia di cittadini bloccarono l’autostrada A24 all’altezza del casello di Vicovaro Mandela, paralizzando il traffico per molte ore.
Azione che i manifestanti rivendicano ancora oggi come utile e necessaria per far giungere all’attenzione dei media su scala nazionale il problema del forte ridimensionamento dell’Ospedale Angelucci di Subiaco, che sembrava più simile ad una chiusura.
Quel giorno in effetti il caso Ospedale Angelucci balzò su tutti i media, finendo addirittura sulle TV satellitari che inviarono una loro troupe per ascoltare le ragioni dei manifestanti.
Però dopo un paio di anni, arrivò la doccia gelata, quando alcuni manifestanti ricevettero l’avviso di conclusione delle indagini e successivamente il rinvio a giudizio; nonostante che fossero centinaia i partecipanti alla manifestazione, vennero messi sotto inchiesta solo una parte di essi.
Tra questi, oltre a molti comuni cittadini, ci sono medici e infermieri del nosocomio, amministratori comunali, il Presidente della X Comunità Montana Luciano Romanzi e tredici Sindaci ai quali intanto è scaduto il mandato, come ad esempio all’ex sindaco di Subiaco Pierluigi Angelucci, o addirittura deceduti come Luigi Rossi di Cervara di Roma.
La prima udienza si è tenuta il 5 novembre del 2014 mentre la seconda è avvenuta il 19 giugno del 2015 e la terza il 29 febbraio scorso. Nel frattempo la Strada dei Parchi, la società che gestisce l’autostrada ha chiesto di essere ammessa come parte civile ed ha chiesto un risarcimento di 30mila euro, una vera bastonata, così la hanno bollata i manifestanti.
Nell’ultima udienza però è stato ascoltato un testimone, il dipendente di Strada dei Parchi che si attivò appena venne informato di quanto stesse accadendo e che successivamente presentò quella denuncia ad ignoti che ha dato il via alle indagini sfociate poi nel processo in questione, interrogato però, ha risposto alla domanda circa quale potesse essere la cifra del mancato incasso dovuto al blocco autostradale una somma molto al di sotto di quella che era stata annunciata come richiesta di risarcimento nell’udienza precedente, pari a 30mila euro. Infatti la somma dichiarata in questa occasione dal teste ammonta a 1740 euro, resta da capire quindi come sia stata prodotta questa differenza, hanno affermato molti dei manifestanti presenti in aula.
Nel frattempo per l’Ospedale Angelucci di Subiaco è proseguita l’emorragia di servizi e di reparti, e l’ultimo a chiudere i battenti è stato il vitale reparto di Rianimazione, ed ì stata realizzata invece una Rems al suo interno.
I manifestanti sotto processo intanto invitano tutti i cittadini a manifestare la loro solidarietà partecipando ad un sit in davanti al Tribunale di Tivoli il giorno dell’udienza.