Avezzano – Il sipario giudiziario si è aperto ufficialmente questa mattina su una vicenda a tinte fosche e sicuramente imbarazzanti, a tal punto che la difesa dell’allora parroco di Oricola in servizio nel 2014 ha chiesto ed ottenuto la trattazione dell’udienza “a porte chiuse”. Una richiesta accolta dal Giudice rispetto alla “delicatezza del caso trattato essendo imputato un Ministro di culto”. Ma la ampia delegazione di oricolani giunti in Tribunale di buon mattino non ha certo preso bene questa decisione, cosicchè dopo aver atteso diverse ore non hanno nemmeno potuto presenziare all’apertura della fase processuale. Una nuova indignazione che si aggiunge a quella maturata nel corso di questi ultimi anni ricerca di giustizia per fatti che hanno toccato il cuore di una intera comunità e che vedono oggi imputato un religioso della Diocesi dei Marsi. La parte civile costituita dai cittadini e devoti di Oricola è rappresentata dall’Avv. Carla Vicini del Foro di Avezzano.
Una volta chiuse le porte però l’udienza si è conclusa in pochi minuti: gli atti tornano alla Procura della Repubblica per la presenza di alcuni vizi di forma riscontrati nei contenuti della notizia di reato. Quindi si dovranno ora attendere altri tre mesi per trattare il caso… che si preannuncia con le porte chiuse ad oltranza…