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Progetto dei Simbruni Adotta un sentiero; pro Camorata: ” a noi tolta la parola, queste le nostre ragioni”

Camerata Nuova – “All’Associazione Pro Camorata gli è stato impedito di parlare alla riunione sul tema “adotta un sentiero” indetta dal Parco dei Simbruini, in data 23/08 a Subiaco, che aveva invitato tutte le associazioni di Volontariato presenti nel territorio.” Così inizia una nota articolata relativa al progetto presentato a Subiaco dall’ente parco.

“Dopo tutti gli interventi istituzionali – spiega l’associazione  in una nota stampa  (commissario del parco e di alcuni sindaci presenti) e dopo la consegna delle targhe di riconoscimento dei sentieri già adottati da alcune associazioni presenti, l’Associazione Pro Camorata ha cercato di prendere la parola per illustrare i rischi che corrono le associazioni di volontariato nel sottoscrivere la convenzione “adotta un sentiero” proposta dal parco dei Simbruini.

Il presidente dell’Ass. Pro Camorata Stefano Landi  aveva iniziato a spiegare che la convenzione proposta dal parco si configura come un subappalto piuttosto che un accordo di collaborazione, ed in particolare si contestava il 3° comma dell’art. 6 della convenzione stessa, dove testualmente si dice “Il soggetto adottante è tenuto ad espletare le attività seguendo gli adempimenti ed obblighi di cui alle vigenti normative di sicurezza sui luoghi di lavoro.”

Come associazione Pro Camorata parliamo a ragion veduta di questi temi della sicurezza che è sempre stato un punto fisso e fondamentale dei lavori della nostra Associazione: abbiamo realizzato tra il 2011 ed il 2017, sette campi di volontariato internazionali per ripulire i sentieri di Camerata Vecchia. Data la particolare location a 1220 metri di altezza, raggiungibile solo a piedi; Nei nostri campi la sicurezza è sempre stata in primo piano con giornate dedicate alla formazione, informazione e addestramento per illustrare ai volontari come usare gli attrezzi, poi video e fogli illustrativi hanno mostrato le regole fondamentali per un lavoro in sicurezza; infine prima dei lavori si procedeva al sopralluogo dei luoghi oggetto dei lavori, per illustrare sul campo i possibili potenziali pericoli ed inoltre durante i lavori veniva eseguito un costante monitoraggio degli stessi. Sul posto durante i lavori eravamo dotati di una borsa di pronto soccorso sanitario per ogni evenienza.

Con queste conoscenze alle spalle, l’intervento avrebbe voluto illustrare il grande impatto (in termini di costi ed attività da espletare) per le Associazioni di volontariato nel rispettare questo punto, ma non è stato possibile perché il commissario del parco, palesemente sollecitato dal sindaco di Camerata Nuova seduto accanto a lui, ha bloccato l’intervento cercando di contraddire quello che la Pro Camorata aveva detto fino a quel punto.

Ma il commissario probabilmente non era a completa conoscenza delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (Decreto legislativo n. 81 del 2008), asserendo che queste norme non si applicano alle associazioni di volontariato; cosa non vera che gli è stata contestata citando gli articoli di legge in proposito.

A quel punto il Commissario del parco Foppoli, in palese difficoltà nel merito delle questioni sollevate, ha tolto la parola al presidente dell’Associazione Pro Camorata dichiarandolo pubblicamente ospite non gradito della riunione, evidentemente colpevole di “lesa maestà”; agendo in questo modo è stato impedito alle Associazioni presenti di conoscere le varie implicazioni conseguenti alla firma della convenzione “adotta un sentiero”.

L’Associazione Pro Camorata stigmatizza il comportamento del commissario del parco parco che non è stato assolutamente all’altezza di gestire il rapporto con una Associazione di Volontariato, anche perché, perché l’intervento del presidente dell’Ass. Pro Camorata era ampiamente in tema con la riunione anche se non in piena sintonia con le intenzioni della proposta del parco dei Simbruini.

In ogni caso pensiamo che era un buon contributo su un tema che andava affrontato in quel contesto, magari la discussione avrebbe prodotto una formulazione migliore della convenzione, più aderente alle responsabilità che le associazioni di volontariato si possono prendere.

E ci domandiamo: perché chiamare a raccolta le associazioni di volontariato su una proposta come “adotta un sentiero” e non fermarsi ad ascoltare chi su questi temi ha una decennale esperienza sul campo?

Dato che nella riunione non è stato possibile discutere di tutto ciò, a questo punto aspettiamo una risposta pubblica da parte del parco sui temi da noi sollevati e cogliamo l’occasione per mettere in guarda le associazioni a valutare bene il contenuto di quello che hanno o andranno a firmare.

In ogni caso l’Associazione Pro Camorata è disposizione delle Associazioni di volontari del territorio che vogliano approfondire questo tema specifico .”