Carsoli. Il tema del rispetto ambientale tanto è sentito da alcuni, ma quanto non lo è da altri. Ultimamente si è posta l’attenzione proprio su questo argomento. L’immagine che ci è stata inviata è relativa ad una parte di microdiscariche abusive presenti nell’area della zona industriale (loc. Recocce), ma documentalmente il territorio presenta una marea di queste aree che selvaggiamente diventano un cumulo di rifiuti. A tal proposito, si registrano iniziative di sensibilizzazione e di informazione sul rispetto dell’ambiente con foto/denuncia degli scempi che sono presenti in tutto il territorio, come quella intrapresa da tempo da Sandro Proia. Ma molte sono le segnalazioni che riceviamo come redazione. Ora dobbiamo interrogarci su come arginare questo fenomeno che oltre a rendere indecoroso l’ambiente urbano è causa di inquinamento di aree verdi, boschive e che dovrebbero essere rispettate invece che danneggiate. Ma le microdiscariche, di piccola, media ma anche di piu’ estesa dimensione purtroppo proliferano a dismisura. Molte di queste infrazioni avvengono nel cuore della notte, in maniera tale che nessuno possa vedere o controllare. Ma il problema di fondo è come fare prevenzione su queste tematiche. Si ipotizza l’installazione di telecamere, ma non è facile monitorare a tappeto tutto il territorio comunale. E poi per quanto riguarda la bonifica? Anche questa deve essere pianificata ma comporta delle ingenti spese che poi ricadono sulla testa dei cittadini. E’ un gatto che si morde la coda da solo. Ma non è che tutto cio’ si stia verificando solo ora, da anni si registrano tali fenomeni. Una iniziativa che poteva contribuire in maniera significativa a reprimere tale fenomeno poteva essere l’organizzazione delle Guardie Ambientali, che si è arginata poi per motivi di natura burocratica da quel che ci risulta. Dunque l’approfondimento che merita la tematica è relativo al rapporto che il cittadino dovrebbe avere con il suo ambiente, ai doveri che hanno le istituzioni, ai poteri sanzionatori, e alle modalità con cui dover individuare gli autori di tali scempi. Poi dovremmo parlare di come bonificare il territorio, dove e come reperire le risorse per farlo. In ogni modo non si può continuare ad assistere passivamente a tale denigrazioni ambientali.