Contigliano – Terni diventa davvero vicina: maggiori opportunità di sviluppo si prospettano, per la Provincia di Rieti e in particolare per il territorio di Contigliano. Beneficiamo della intersezione di strade (la regionale Rieti-Terni, le provinciali Reopasto, Fontecerro, Tancia), che rendono più velocemente e facilmente connessi i territori.
“Il completamento viario verso Terni – attivo dal 23 dicembre – rende più immediato e evidente “il valore di posizione” che siamo chiamati ad esprimere pienamente e nelle forme migliori”, si legge nel comunicato del comune di Contigliano.
“L’opportunità che oggi ci viene consegnata – prosegue – era nelle intenzioni della classe politica che pose la sfida della viabilità quale condizione di sviluppo della Provincia reatina. Wikizero ci ricorda nomi e modi di queste realizzazioni sofferte e variamente contrastate, in parte ancora da ultimare, attraverso tempi incredibilmente lunghi, riguardanti la Rieti-Terni, che vogliamo rileggere qui in parallelo alla Salto-Cicolana.
(SR Terni-Rieti). I parlamentari locali si attivarono per portare in parlamento delle interrogazioni che sollevassero il problema della depressione economica che interessava le aree interne dell’Italia centrale, anche a causa della carenza di vie di comunicazione: un primo dibattito parlamentare ebbe luogo nel febbraio del 1960, un secondo nel 1966, e un altro nel novembre del 1968. Tra i principali protagonisti di questa opera di convincimento ci furono i deputati democristiani umbri Filippo Micheli, Luciano Radi e Vinicio Baldelli, e il reatino Franco Maria Malfatti”.
“Le pressioni ebbero l’esito sperato – si legge ancora nel comunicato -: il governo Rumor II decise di appoggiare la proposta e il 20 gennaio 1970 il CIPE inserì la Civitavecchia-Viterbo-Orte-Terni-Rieti nel programma delle costruzioni autostradali.
L’avvio dei lavori, però, fece insorgere le associazioni ecologiste: il segretario nazionale del WWF Italia, Fulco Pratesi, presentò un esposto in cui chiedeva il sequestro del cantiere, poiché nella legge Galasso la zona risultava compresa tra quelle protette. La richiesta fu accolta dal pretore di Rieti.
Fu così che l’ANAS decise di abbandonare il progetto Malaspina, modificandolo radicalmente. Le modifiche riguardarono:
– il cambiamento della tipologia della strada da superstrada a due corsie per senso di marcia con spartitraffico, a strada a scorrimento veloce una sola carreggiata senza spartitraffico con una corsia per senso di marcia;
– lo spostamento del tracciato, piegando la linea retta Rieti-Sellecchia con una curva che avvicinava il tracciato a Contigliano;
– nel tratto Reopasto-Moggio, la rinuncia al passaggio allo scoperto in favore del passaggio in tunnel sotto la montagna.
(SS Salto-Cicolana)I primi progetti per la realizzazione di una strada a scorrimento veloce … risalgono agli anni sessanta, quando l’ipotesi di un corridoio autostradale Civitavecchia-Viterbo-Terni-Rieti-Torano, che mettesse in collegamento il porto di Civitavecchia con la costruenda autostrada A24, diede l’opportunità di ammodernare la tortuosa rete viaria del Cicolano”.
“Nel marzo del 1972 il sindaco di Borgorose Gianni Antonini sottolineava le attenzioni richieste dal Cicolano, area montuosa soggetta ad un forte spopolamento. L’appello non rimase inascoltato e ad ottobre di quell’anno si incontrarono a Fiamignano tutti i sindaci del Cicolano, l’onorevole Franco Maria Malfatti, il presidente della regione Lazio Luigi Cipriani e il presidente della provincia di Rieti Leonardo Leonardi.
Grazie all’impegno di Cipriani, che si fece garante dell’importanza interregionale del progetto, e di Malfatti, che lo segnalò ad Andreotti in quanto presidente dell’organo decisionale della Cassa del Mezzogiorno, nel febbraio del 1975 l’opera fu approvata.
Nel 1990 il senatore Manlio Ianni riuscì ad ottenere l’inserimento nel piano decennale dell’ANAS dei 50 miliardi di lire necessari per il tratto mancante”.
“Alle figure citate – molte di esse variamente legate a Contigliano: Micheli, Malfatti, Cipriani, Ianni – si aggiungono altri protagonisti, recenti e attuali, dal senatore Cicolani all’on. Melilli.
Alla soddisfazione per l’opera finalmente avviata alla piena funzionalità, aggiungiamo la consapevolezza piena dell’opportunità che il nostro territorio può cogliere, e il senso della sfida, per i pezzi di futuro che potremo (anche per queste strade) raggiungere”.