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Pronto soccorsi Marsica in tilt, medico costretto a turno da 18 ore: allarme della Uil

Avezzano. Lavoro no stop per 18 ore consecutive oppure in turno da soli, senza il supporto di colleghi, per fronteggiare i numerosi pazienti in arrivo da Avezzano ogni giorno. Questo quanto avvenuto la scorsa notte all’ospedale di Tagliacozzo. La situazione del personale medico nelle strutture sanitarie marsicane – già al centro delle polemiche nei giorni scorsi dopo la nuova turnazione disposta all’ospedale di Avezzano- è sempre più insostenibile. Sul caso interviene anche la Uil denunciando “l’enorme difficoltà al pronto soccorso di Avezzano, ma anche a quelli di Tagliacozzo e Pescina per l’ormai cronica carenza di medici”.

“Spesso”, sottolineano i dirigenti Uil Luigi Sannito e Loredana Lancia, “è in servizio un solo medico e come si può ben capire questo crea un ingorgo al pronto soccorso con disagi per gli utenti, costretti ad aspettare per ore. Ciò si ripercuote su tutti gli operatori in servizio”. Inoltre, negli ultimi giorni di marzo, un medico si è trasferito in altra Asl e un secondo è andato in aspettativa. “Un medico del pronto soccorso di Tagliacozzo influenzato non si è potuto presentare al lavoro e la dottoressa del turno di notte ha dovuto continuare perché nessuno poteva darle il cambio”.

Dopo le ripetute pressioni della Uil sulla dirigenza Asl, quest’ultima si è attivata con due medici co.co.co. in arrivo, uno specializzando e un  ulteriore avviso per due medici. “Serve però un cambio di passo”, sottolinea la Uil, “queste azioni devono essere velocizzate, l’emergenza è adesso e peggiorerà con le ferie estive”. Rita Tabacco, presidente del comitato pro ospedali ha affermato: “È stata voluta in maniera forsennata la trasformazione dell’ospedale di Tagliacozzo in covid, non era necessario né opportuno in una struttura montana in una zona turistica. Ora il personale è allo stremo. Il silenzio degli amministratori marsicani suona come un assenso a tutto ciò”, conclude.