Vicovaro Mandela. Banco degli imputati affollato il 4 novembre prossimo, al Tribunale di Tivoli. E’ in calendario la prima udienza del processo a carico delle 62 persone, che il 27 settembre del 2010 sfilarono in un corteo di protesta contro il progetto di ridimensionamento dell’ospedale “Angelucci” di Subiaco, messo in atto da Regione Lazio e direzione generale della Asl RmG.
La mattina di quel giorno i manifestanti (sindaci di comuni della Valle dell’Aniene, rappresentanti della X Comunità Montana, del Tribunale del Malato e di organizzazioni sindacali, oltre a medici e infermieri ed altri operatori del nosocomio) occuparono un tratto della A/24 Roma -L’Aquila in prossimità del casello di Vicovaro/Mandela.
A conclusione delle indagini, l’accusa formulata nei loro riguardi dalla Procura della Repubblica di Tivoli, è stata quella di “interruzione di servizio autostradale e pubblici servizi”. Assemblee a sostegno dell’azione dei manifestanti, si sono svolte in momenti diversi a Subiaco, essendo ritenuto il loro operato finalizzato ad evitare che Subiaco e la Valle dell’Aniene perdessero anche la presenza dell’Angelucci, oltre a quelle già verificatesi di vari uffici pubblici.
Ed è proprio in linea con tali principi, che il Comitato Cittadino per la Difesa dell’Ospedale di Subiaco ha promosso per domani, sabato 18 ottobre, una nuova assemblea pubblica a Subiaco (ore 17) in Piazza Pelliccia, “anche perché – è stato spiegato – nel nuovo decreto regionale sulla sanità non è certa la presenza nell’ospedale di Subiaco di un servizio di Pronto Soccorso h.24, in grado di assicurare l’emergenza urgenza” (sn)