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Prowd Project: il kick-off meeting del progetto europeo in Città metropolitana

Roma. Il 13 marzo a Palazzo Valentini il kick off meeting del Progetto europeo Prowd, di cui la Città metropolitana di Roma Capitale è partner assieme all’Università di Roma Tre, capofila del progetto, e altre tre aree metropolitane europee, Bucarest, Vilnius e Lisbona, in collaborazione con le rispettive università e centri di ricerca. Il progetto ha lo scopo di ri-concettualizzare la “Città dei 15 minuti” attraverso soluzioni “non convenzionali” nelle aree urbane a bassa densità di contesti metropolitani, ovvero le aree periferiche, organizzando laboratori di co-progettazione locale con residenti e stakeholder, finalizzati alla interpretazione collettiva delle iniziative in corso e di quelle potenziali che forniscono innovazione nei servizi pubblici, commercio di prossimità e mobilità. Questa conoscenza strategica emergente, che include gli interventi auto-organizzati dei cittadini, le politiche urbane e l’imprenditoria sociale, sarà il contenuto principale dei “patti di collaborazione” tra le amministrazioni locali e gli stakeholder, impegnati in attività di co-progettazione.
Hanno partecipato all’evento di apertura il professor Mauro Baioni, Università di Roma Tre, Giovanni Caudo, Consigliere di Roma Capitale, l’architetto Roberta Stecchiotti, Dipartimento PNRR di Città metropolitana di Roma Capitale.

Ad aprire i lavori e portare il saluto del Sindaco Roberto Gualtieri, il Capo di Gabinetto della Città metropolitana di Roma Capitale, Francesco Nazzaro:

“La Città metropolitana di Roma Capitale è assolutamente convinta che la pianificazione strategica del territorio non possa fermarsi all’interno dei confini amministrativi della Città. È nella dimensione metropolitana che si sviluppano le infrastrutture, inclusi i punti di accesso alla città, ed è ai nostri 120 Comuni, oltre Roma, che come ente di area vasta dobbiamo garantire, attraverso una pianificazione diffusa e partecipata, omogenee condizioni di vita e prospettive di crescita e sviluppo. L’aspetto partecipativo e dal basso che caratterizza questo progetto è uno dei suoi principali punti di forza: una pianificazione che viene costruita attraverso il dialogo con il territorio e con le amministrazioni che lo governano a livello locale, perché solo chi vive il territorio ne conosce le specificità e l’evoluzione, così come sa definire le prospettive future. Le migliori soluzioni per i cittadini dei contesti urbani non centrali rispetto alle metropoli, inclusi anche gli aspetti logistici e infrastrutturali che rimandano al concetto della città dei 15 minuti e a condizioni di vita sostenibili, vengono costruite con gli attori locali, in un continuo dialogo. È infatti in piena connessione e sinergia con i Comuni che abbiamo messo a terra il progetto PNRR, in particolare con i PUI Sport e Cultura, due asset strategici per la crescita delle comunità, in una logica di rete che superi il concetto divisivo centro-periferia e consenta a cittadini e citttadine, a prescindere dalla zona in cui vivono, le medesime condizioni e opportunità di socialità, studio, lavoro e sviluppo. I risultati di questo progetto non resteranno astratti, ma ci consentiranno di costruire azioni concrete, coerenti con le linee dello sviluppo strategico metropolitano, implementando innovazioni che possano essere d’esempio per le altre città metropolitane italiane”.