Carsoli – Le ultime fasi della vicenda degli odori molesti vedono protagonista una modulistica per la segnalazione di tali disturbi. Le istituzioni in una recente riunione aperta al pubblico hanno dunque ritenuto di dare possibilità di “segnalare” la tipologia degli odori che si percepiscono. Questo è il modulo per la segnalazioni odori.
Mentre è possibile anche inviare dei reclami e/ o segnalazioni con il modulo reclami arta
Ma analizzando la situazione a livello generale si evidenzia che il Piano regionale della qualità dell’aria per l’Abruzzo risale al lontano 2007, e quindi servirebbe sicuramente uno strumento aggiornato, come servirebbe un nuovo report dell’incidenza tumorale.
In considerazione della particolare situazione che si è venuta a creare nella Piana del Cavaliere, tralaltro sarebbe opportuno che gli enti preposti valutino anche la possibilità di predisporre un piano specifico per il comprensorio zonale sia per capire bene la situazione attuale, ma anche per pianificare meglio quella futura.
La qualità dell’aria si valuta tramite il monitoraggio delle concentrazioni di inquinanti , accompagnando alle analisi lo studio dei parametri meteorologici che incidono sulla dispersione degli inquinanti (velocità e direzione del vento, umidità, irraggiamento, eccetera).
Nel corso degli anni la normativa in materia di qualità dell’aria ha subito numerose evoluzioni.
Le norme di riferimento sono:
- a livello europeo, la Direttiva 2004/107/CE del 15/12/2004 (concernente arsenico, cadmio, mercurio, nickel e idrocarburi policiclici aromatici nell’aria) e la Direttiva 2008/50/CE del 21/5/2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente;
- a livello nazionale, il D.Lgs. 13 agosto 2010 n. 155, di recepimento della Direttiva 2008/50/CE, e il D.Lgs. 24/12/2012 n. 250, che ha introdotto modifiche e integrazioni nel D.Lgs. 155/2010 (il testo del D.Lgs. 155/2010 presentato è coordinato con il D.Lgs. 250/2012);
- a livello regionale, il Piano regionale per la tutela della qualità dell’aria, emanato con Delibera di Giunta Regionale n. 861/c del 13/8/2007 e con Delibera del Consiglio Regionale n. 79/4 del 25/9/2007, in corso di modifica, che però dovrebbe essere sicuramente aggiornato
- piano regionale qualità aria arta 2007 (clicca qui per scaricarlo)
La Direttiva 2008/50/CE, in particolare, mira a garantire una valutazione ed una gestione della qualità dell’aria su base “regionale”, superando il concetto di valutazione della qualità dell’aria entro i confini amministrativi e indirizzando verso una ripartizione del territorio in zone omogenee dal punto di vista delle fonti di inquinamento, delle caratteristiche orografiche e meteo-climatiche e del grado di urbanizzazione. Per questo la Regione Abruzzo ha già aggiornato una prima volta la zonizzazione del territorio regionale con la D.G.R. 1030/2015.
Oltre ai monitoraggi con stazioni fisse di misura, le valutazioni di qualità dell’aria possono essere effettuate attraverso campagne mirate, di durata limitata nel tempo, soprattutto se le valutazioni sono associate a indagini conoscitive o a eventi anomali o ancora a situazioni di particolare criticità in conseguenza dei quali è ipotizzabile il rischio di inquinamento.
Ma cerchiamo di capire bene cosa fa l’Arta:
L’Arta gestisce la rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria in base alle previsioni della D.G.R. n. 708 del 15/11/2016. La rete è il frutto di un processo di valutazione svolto dall’Arta per conto della Regione Abruzzo che dalle direttive contenute nel “Piano regionale per la tutela della qualità dell’aria 2007”, tiene conto di tutte le norme di riferimento ed è pienamente rispondente a tutti gli standard, in particolare quelli contenuti nel D.Lgs. 155/2010. Oltre al monitoraggio con stazioni fisse l’Arta effettua campagne di monitoraggio con il proprio laboratorio mobile: le campagne possono essere eseguite di iniziativa, su richiesta di amministrazioni o a seguito di eventi anomali. Oltre al rilevamento con gli strumenti automatici e con il laboratorio mobile, l’Arta effettua analisi di laboratorio su campioni prelevati dalle stazioni, sulla frazione PM10 del particolato per la determinazione dei metalli Arsenico (As), Cadmio (Cd), Nichel (Ni) e Piombo (Pb) e per il il Benzo(a)Pirene.