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Quaranta casi di Covid 19 a Fondi, la regione Lazio chiude la cittadina

Roma – A causa dell’insorgenza improvvisa di n. 40 casi di persone infettate dal Covid 19, la Regione Lazio questa sera ha decretato la quarantena per l’intero territorio del Comune di Fondi in provincia di Latina.  Dalla cittadina non si può dunque nè entrare, nè uscire, posti di blocco ovunque. Le persone colpite dal virus sono tutti molto anziani.

Con la citata ordinanza si adottano FINO AL 5 APRILE 2020 provvedimenti e misure aggiuntive a quelle già definite a livello nazionale e regionale con le precedenti ordinanze e DPCM allo scopo di ridurre drasticamente all’interno del territorio del Comune di Fondi ogni opportunità di socializzazione e altresì di limitare al massimo la mobilità delle persone residenti per un congruo periodo di tempo, intervenendo anche sul trasporto pubblico locale.

Tra le principali misure figurano: il divieto di allontanamento da e di accesso al Comune; la sospensione delle attività degli uffici pubblici e delle attività lavorative per le imprese (tranne servizi essenziali e di pubblica utilità, etc. come di seguito meglio specificato); la sospensione di tutti i cantieri di lavoro; mantenimento delle attività del MOF con ulteriori prescrizioni; sospensione di tutte le attività commerciali, ad esclusione di negozi di generi alimentari, farmacie e parafarmacie, etc. (come di seguito meglio specificato); soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici, ivi compreso del trasporto ferroviario.

«Purtroppo – afferma il Vice Sindaco Maschietto – l’applicazione di un tale provvedimento non poteva essere procrastinata, considerata l’estrema criticità della situazione, sia per quanto riguarda l’elevato numero di contagi rispetto al numero di abitanti che il conseguente rischio di rapida diffusione. E’ un provvedimento duro ma necessario, supportato dalle necessarie indicazioni mediche e scientifiche, e che richiede da parte di tutti i cittadini uno sforzo ancora maggiore rispetto a quello a cui eravamo abituati sino ad oggi, con limitazioni più rigide. L’ulteriore diffusione del virus deve essere doverosamente scongiurata in tutti i modi perché da diversi giorni il numero dei contagi registrava una crescita tale da richiedere un intervento drastico per arginare il contagio. Con l’ordinanza sindacale del 16 Marzo scorso avevo già messo in atto misure restrittive ulteriori rispetto ai DPCM emanati in merito all’emergenza COVID-19, proprio per intensificare i controlli in merito all’attuazione delle misure di contenimento. Come Amministrazione comunale avremmo voluto essere parte ancor più attiva già da tempo e in sinergia con gli Enti preposti. Difatti negli ultimi giorni avevamo espresso alla ASL e alla Regione Lazio alcune considerazioni sulla necessità di mettere in campo azioni più incisive per il monitoraggio sanitario nel nostro Comune, chiedendo di accedere ai dati relativi sia ai soggetti contagiati che di quelli in sorveglianza attiva e in isolamento domiciliare, al fine di verificare con puntualità e speditezza che si ottemperasse alle disposizioni ricevute riguardo all’obbligo di isolamento o quarantena domiciliare e, conseguentemente, di supportare nel migliore dei modi la ASL. Purtroppo tale possibilità sinora non ci è stata concessa in ottemperanza alle norme di tutela della privacy, per le quali solo in data odierna è intervenuto specifico provvedimento della Protezione Civile che ne contente l’utilizzo anche da parte dei Comuni e pertanto ci auguriamo che da oggi l’apporto del nostro Ente possa in tal senso essere considerato prezioso. Nel corso della riunione odierna con la Regione Lazio, cui ho partecipato in videoconferenza, in ragione dell’individuazione del città quale cluster ho tra l’altro sottolineato sia la necessità di intensificare gli screening nel nostro Comune anche con l’utilizzo della TAC, e di ciò l’ordinanza tiene opportunamente conto, che quella di tutelare le esigenze di tutta la filiera agroalimentare riconducibile al Mercato Ortofrutticolo di Fondi, e sono lieto che il provvedimento dedichi una particolare attenzione proprio alla realtà di viale Piemonte, prevedendo il mantenimento delle relative attività con il controllo giornaliero di tutto il personale anche mediante termoscanner all’ingresso della struttura».