Vallepietra. Due splendide giornate di sole hanno accolto le circa quarantamila persone, forse più che meno, che hanno raggiunto tra sabato e ieri il Santuario della Trinità di Vallepietra (1.350 metri di altitudine), per rendere omaggio, in occasione della ricorrenza della festività religiosa della Trinità, all’immagine delle Tre Persone della Trinità, impressa dall’undicesimo secolo sulla parete di roccia di una piccola grotta alle falde del Colle della Tagliata.
Riuniti in una settantina di “compagnie”, i pellegrini sono entrati, preceduti dai rispettivi gonfaloni, nella grotta al canto di antiche salmodie, tutte rievocative di quanto sarebbe avvenuto in quel luogo più di mille anni fa.
Si narra, infatti, che un uomo, intento a coltivare il proprio terreno sul Colle della Tagliata, avrebbe visto i due buoi che trainavano l’aratro cadere nel vicino burrone. Accorso in fondo al baratro sicuro della morte dei buoi, l’uomo li avrebbe invece trovati in posizione quasi di adorazione davanti all’immagine della Trinità, comparsa nel frattempo sulla parete della vicina grotta.
“E’ sempre grande – ha detto don Alberto Ponzi, rettore del Santuario – il richiamo esercitato da questo luogo, dove la Fede e la bellezza della natura provocano le stesse grandi emozioni in chi lo ha già visitato e in coloro che vi giungono la prima volta”.
Secondo la direzione del Santuario, sono state circa 500mila le persone, che lo scorso dal 1 maggio al 31 ottobre (periodo dei pellegrinaggi) hanno raggiunto il luogo sacro, caratterizzato quest’anno dalla presenza di nuove aree di sosta, di altri locali per l’accoglienza dei pellegrini e dal potenziamento del servizio trasporto dei disabili dai parcheggi delle “Tre Croci” al santuario della Trinità, distanti tra loro 950 metri.