Tivoli – Quintali di rifiuti abbandonati nell’area panoramica di monte Ripoli e lungo la strada che dalla casa di cura Medicus conduce alla stessa zona. Responsabili degli atti d’inciviltà sono persone provenienti da alcuni Comuni del circondario nel primo caso, e da quello di Tivoli nel secondo.
Le guardie ambientali Congeav di Tivoli, coordinate dal comandante responsabile della stazione tiburtina, Fabio Falcone, e dal comandante responsabile regionale di Congeav, Marco Dionisi, stanno monitorando la situazione nella zona da tre mesi e sono risaliti alle persone che hanno commissionato ai cosiddetti “svuota cantine” (addetti allo sgombero di rifiuti ingombranti abusivi, non registrati all’albo dei gestori ambientali e, quasi sempre, con mezzi non assicurati) elevando sanzioni per alcune migliaia di euro.
Dal lavoro di monitoraggio e d’indagine delle guardie Congeav – svolto insieme ai carabinieri forestale del comando di Guidonia Montecelio – risulta che le discariche abusive a monte Ripoli sono alimentate dallo sversamento di rifiuti di derivazione domestica (rifiuti provenienti soprattutto dalla raccolta differenziata di altri Comuni, ma anche materiale di risulta di piccoli lavori domestici), dei quali sono responsabili persone che vivono fuori dal territorio comunale tiburtino. Per quanto riguarda, invece, gli abbandoni di buste d’immondizia e altri rifiuti lungo la strada sono provocati da cittadini del Comune di Tivoli.
Le guardie ambientali locali hanno consegnato all’autorità giudiziaria i risultati dei monitoraggi e le loro relazioni e i carabinieri forestale hanno già elevato almeno 30 sanzioni nei confronti di altrettanti trasgressori, tutti convocati al comando di Guidonia Montecelio. Destinatari delle sanzioni sono i committenti (coloro che hanno chiesto lo sgombero dei rifiuti), che la legge individua come responsabili in solido dell’illecito; non sono stati, invece, ancora individuati i responsabili materiali degli abbandoni (i titolari delle ditte abusive di sgombero).
Nonostante sia un terreno privato, in attesa di eseguire gli accertamenti catastali per risalire alle proprietà delle aree, la società Asa Tivoli spa è intervenuta per bonificare l’area, ripristinare lo stato dei luoghi e recuperare le spese da parte delle persone sanzionate. Asa evidenzia che, nell’ultimo semestre del 2020, grazie a un lavoro coordinato tra Congeav, carabinieri forestale e Asa Tivoli spa (che sostiene i costi, oltre che per lo smaltimento dei rifiuti, anche per il servizio delle guardie ambientali e per l’installazione delle foto trappole) sono stati individuati 20 “svuota cantine” abusivi e sanzionati altrettanti cittadini di Tivoli e di fuori Comune, in applicazione degli articoli 192 e 256 del “testo unico dell’ambiente”. È notevolmente diminuito, infine, nell’ultimo anno, il fenomeno delle discariche abusive e degli abbandoni di rifiuti nelle periferie tiburtine e nei luoghi vicini al centro urbano controllato e vigilato.