Marsica – Erano da poco passate le 13 di una domenica di gennaio, l’ora in cui è bello ritrovarsi serenamente a tavola con la propria famiglia. Per una 24enne residente in un comune della Marsica, invece, quella domenica si è trasformata in un incubo.
Una telefonata al “112” fa scattare l’intervento di una pattuglia dei carabinieri della radiomobile di Avezzano. La donna ha bisogno di cure e viene immediatamente trasportata in ambulanza all’ospedale per le cure del caso, mentre gli uomini dell’Arma si occupano di mettere in sicurezza i figli della donna, tutti minorenni, affidandoli ai nonni materni.
In ospedale la donna trova la forza di raccontare l’episodio ai carabinieri, riferendo di essere stata colpita con un pugno dall’uomo con cui aveva appena iniziato una convivenza e precisando che il fatto è accaduto alla presenza dei figli. La 24enne aggiunge che il violento colpo subito l’aveva anche fatta cadere a terra, ed era arrivato al culmine di una violenta discussione.
La denuncia fa scattare il “codice rosso”, ossia quella procedura d’urgenza che concede una “corsia preferenziale” alle indagini per i reati di violenza di genere, che, nell’anno appena trascorso, ha visto i carabinieri della provincia in prima linea nel fornire una risposta alle quasi 160 richieste di aiuto.
Procura e carabinieri si mettono immediatamente all’opera e presentano i risultati degli immediati accertamenti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale marsicano, che emette nei confronti dell’uomo, un 36enne già noto alle forze dell’ordine per episodi analoghi, un’ordinanza cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, eseguita nel pomeriggio di ieri dai carabinieri della compagnia di Avezzano. All’uomo verrà anche applicato un dispositivo elettronico che, se dovesse avvicinarsi all’abitazione, si attiverà in automatico.
Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata.
L’Aquila, 29 gennaio 2025