Tivoli – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tivoli hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Tivoli, nei confronti di un 25enne italiano e un 28enne romeno, gravemente indiziati dei reati di rapina, tentato omicidio, porto illegale e detenzione abusiva di armi.
L’ordinanza è stata emessa a seguito della raccolta di molteplici e concordanti elementi indiziari che collegano i due indagati a un episodio di rapina e tentato omicidio verificatosi nel giugno 2024 nella località Colle Verde di Guidonia Montecelio. Le indagini hanno permesso di ricostruire che i soggetti, dopo essersi allontanati dal luogo di lavoro, si sarebbero recati a bordo di una moto – risultata di proprietà del 25enne – nel parcheggio del complesso residenziale “Parco Azzurro”, dove, con il volto coperto, avrebbero rapinato un uomo che aveva appena parcheggiato la propria autovettura, in compagnia del nipote.
Secondo le ricostruzioni investigative, alla richiesta di consegnare il denaro, la vittima avrebbe opposto resistenza, scatenando la reazione degli aggressori, i quali lo avrebbero strattonato, percosso e colpito con il calcio di una pistola, riuscendo a sottrargli una collana d’oro prima di tentare la fuga a bordo della motocicletta. Inseguiti dalla vittima e dal nipote, i due indagati, per garantirsi la fuga, avrebbero esploso colpi di arma da fuoco nei confronti degli inseguitori, ferendoli alle gambe e successivamente avrebbero puntato l’arma anche verso una guardia giurata intervenuta dopo aver udito gli spari e le urla.
L’episodio ha generato momenti di forte tensione, soprattutto quando gli indagati, non riuscendo ad avviare il motociclo, si sarebbero dati alla fuga a piedi, armati, attraversando dapprima il parco condominiale del complesso residenziale e successivamente una scuola materna in pieno orario di lezione, prima di far rientro al luogo di lavoro. Fortunatamente, non si sono registrate ulteriori conseguenze.
Nel corso della medesima giornata, il 25enne avrebbe denunciato il furto della propria motocicletta, nel tentativo di depistare le indagini ed escludere la propria responsabilità, motivo per cui è stato iscritto nel registro degli indagati anche per il reato di simulazione di reato.
Sul luogo dell’evento sono intervenuti i Carabinieri per i rilievi e i sanitari del 118, che hanno provveduto a trasportare i feriti in ospedale. La ricostruzione della dinamica è stata possibile grazie alle dichiarazioni delle vittime e all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, che hanno immortalato le fasi dell’accaduto e consentito di identificare gli indagati. Le indagini, condotte con l’ausilio di accertamenti balistici, dattiloscopici, biologici e l’analisi dei tabulati telefonici, hanno permesso di raccogliere elementi indiziari ritenuti gravi nei confronti dei due soggetti.
In considerazione della pericolosità sociale e del rischio di fuga degli indagati, la Procura della Repubblica ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione della misura cautelare in carcere. Il 25enne è attualmente detenuto per altra causa, mentre il 28enne è stato arrestato e tradotto in carcere.
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