Rapinatori minorenni di autobus arrestati a Termini
Roma – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma hanno arrestato 4 ragazzi, due maschi di origini egiziane di 20 e 21 anni e due ragazze, una italiana di 23 anni e una 16enne di origini sudamericane, tutti gravemente indiziati di ben 4 rapine aggravate, compiute in rapida successione all’interno di un bus di linea e anche dei reati di tentata estorsione, violenza e resistenza ad un pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio.
Nello specifico, a bordo di un bus linea NMA 10, a notte fonda, nel centro storico della Capitale, 2 passeggeri hanno denunciato di essere stati minacciati con un coccio di bottiglia, colpiti negli occhi con le dita e derubati dello smartphone. Una terza vittima ha poi denunciato di essere stata colpita analogamente alle braccia con lo stesso coccio di bottiglia mentre era a bordo dello stesso mezzo. Allertati dall’autista dell’Autobus che ha chiamato il 112, sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia Centro, all’altezza di Largo Santa Susanna e hanno bloccato i 4 ragazzi che hanno provato invano a darsi alla fuga, disfacendosi della refurtiva. Una volta ascoltati i presenti sull’autobus, i militari hanno scoperto una quarta vittima, un uomo di 29 anni, che ha denunciato di essere stato derubato del proprio zaino e per la cui restituzione i 4 avevano tentato di estorcergli una somma di denaro.
Nel corso delle successive operazioni, i 4 hanno anche opposto resistenza ai Carabinieri.
Al culmine dell’intervento i 4 indagati sono stati rispettivamente associati, i maschi presso la Casa Circondariale di Regina Coeli, la maggiorenne presso il Carcere di Rebibbia mentre la minore presso il C.P.A. di Nisida (Napoli). Il Tribunale di Roma ha convalidato gli arresti dei maggiorenni e disposto per loro la misura cautelare in carcere.
Il Tribunale per i Minorenni ha convalidato l’arresto e disposto per la minorenne il collocamento in comunità.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.