ROMA – È stata approvata dalla Giunta della Regione Lazio la definizione dei criteri e delle modalità procedurali per la concessione di contributi ai comuni del Lazio, ad esclusione di Roma Capitale, per la realizzazione di interventi finalizzati alla tutela ed al recupero degli insediamenti urbani storici, cui seguirà la predisposizione di un apposito bando conformemente ai criteri in tale deliberazione espressi.
«Si tratta di un intervento fortemente voluto e sul quale abbiamo lavorato insieme con la nostra direzione regionale in questi mesi, in quanto ritengo rappresenti un sostegno necessario per consentire ai comuni del Lazio la piena e funzionale valorizzazione dei propri insediamenti storici, rappresentativi delle origini e quindi dell’identità dei molteplici territori del Lazio. Le nostre realtà locali possono risorgere solo attraverso il recupero del patrimonio edilizio e le opere di ammodernamento». Lo dichiara l’assessore all’Urbanistica, alle Politiche abitative, alle Case popolari e alle Politiche del mare della Regione Lazio, Pasquale Ciacciarelli.
«Una particolare attenzione, in questa ottica, è stata riservata ai piccoli comuni, con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, ai quali è destinato il 64% delle risorse per progetti di importo non superiore a 300.000 euro, mentre le restanti risorse sono destinate ai comuni con popolazione superiore per importi non superiori a 450.000 euro. Tale decisione rappresenta e dimostra la volontà del nostro Assessorato e dell’intero Governo Regionale di sostenere concretamente i comuni del Lazio, consapevoli delle difficoltà finanziarie in cui si trovano, dovendo far fronte a molte esigenze e problematiche primarie e giornaliere che impediscono di poter supportare in piena autonomia interventi di riqualificazione necessari per valorizzare un importante patrimonio storico e culturale che riteniamo costituisca una delle peculiarità dei comuni della nostra Regione. Ringrazio il Presidente Rocca e l’intera Giunta per aver sostenuto e condiviso tale importante iniziativa» conclude Ciacciarelli.