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Referendum; costituito a Carsoli il fronte del “No”; Gianni Nazzari coordinatore del gruppo

gianni-barbiereCarsoli – Anche sul fronte del “NO” si registrano iniziative, riportiamo integralmente il comunicato stampa ricevuto dal Consigliere Domenico D’Antonio: “Ieri sera; in vista del referendum elettorale per la modifica della Costituzione Italiana, è nato a Carsoli il Comitato per il NO. Coordinatore del gruppo è Gianni Nazzarro. Il Comitato provvederà ad organizzare  incontri pubblici per informare i cittadini sulle modifiche proposte dalla riforma ed i  motivi per i quali  bisogna votare NO nel referendum. Il gruppo è composto, inizialmente, dai consiglieri in carica Domenico D’Antonio, Gaetano Cimei ed Alberto Prosperi nonché dai sigg. Marcello Giuliani, Gasperina Tozzi, Mena Tancredi, Renato Petroni, Rossano Milani e Marco Bernardini ed è, naturalmente, aperto all’adesione di ulteriori componenti. Il coordinatore riferisce che  saranno presto  comunicati i giorni in cui sono  previsti gli incontri pubblici anche  con la presenza di alcuni esperti della  Costituzione che spiegheranno ai cittadini  gli aspetti della riforma e gli svantaggi delle modifiche in essa previste.

Solo per citarne alcuni:

  • si tratterebbe di una riforma non legittima perché prodotta da un Parlamento eletto con una legge elettorale (Porcellum) dichiarata incostituzionale;
  • gli amministratori locali chiamati a comporre il nuovo Senato godrebbero dell’immunità parlamentare;
  • anziché superare il bicameralismo paritario, la riforma lo renderebbe più confuso, creando conflitti di competenza tra Stato e Regioni e tra Camera e nuovo Senato;
  • la riforma non semplificherebbe il processo di produzione delle leggi, ma lo complicherebbe: le norme che dovrebbero regolare il nuovo Senato, infatti, produrrebbero almeno 7 procedimenti legislatividifferenti;
  • la riduzione dei costidella politica sarebbe irrisoria rispetto all’enorme volume della spesa inutile e degli sprechi;
  • l’obbligo del raggiungimento di 150mila firme(attualmente ne servono 50mila) per i disegni di legge di iniziativa popolare comporterebbe la diminuzione della possibilità di partecipazione diretta dei cittadini ;
  • il combinato disposto riforma costituzionale-Italicum accentrerebbe tutto il potere nella mani del governo, di un solo partito e di un solo leader. Si passerebbe dalla democrazia all’oligarchia di pochi.

Il gruppo è aperto a tutti i cittadini che vogliono unirsi per evitare lo stravolgimento della Costituzione Italiana.”