The news is by your side.

Repubblica romana del 1849, 175 anni di storia e ideali di libertà

Roma – Il Sindaco di Roma Capitale e Città metropolitana di Roma Roberto Gualtieri questa mattina ha preso parte alla Cerimonia commemorativa del 176mo Anniversario della proclamazione della Repubblica Romana, presso il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina.

La Proclamazione della Repubblica Romana del 1849: 175 Anni di Storia e Ideali di Libertà

Il 9 febbraio 1849 segna una data fondamentale nella storia d’Italia: la proclamazione della Repubblica Romana, un evento che rappresentò uno dei momenti più alti del Risorgimento. Oggi, a 175 anni di distanza, ricordiamo quel breve ma significativo esperimento democratico che anticipò i principi dell’Italia unita.

Il Contesto Storico

Negli anni precedenti il 1849, l’Italia era frammentata in diversi Stati, molti dei quali sotto il controllo diretto o indiretto di potenze straniere. Il Papa Pio IX, inizialmente percepito come un riformatore, deluse le aspettative liberali rifiutandosi di guidare la guerra contro l’Austria nel 1848 e opponendosi alle richieste di una Costituzione moderna. Questo portò a una crescente tensione a Roma, culminata nell’assassinio del primo ministro Pellegrino Rossi e nella fuga del Papa a Gaeta il 24 novembre 1848.

La Proclamazione della Repubblica

Il vuoto di potere lasciato dalla partenza del Pontefice permise ai movimenti repubblicani e democratici di prendere l’iniziativa. Il 9 febbraio 1849, l’Assemblea Costituente Romana, eletta a suffragio universale maschile, decretò la fine del potere temporale del Papa e la nascita della Repubblica Romana.

Il decreto di proclamazione recitava:

“Il Pontefice ha cessato di essere sovrano temporale dello Stato Romano. Il governo della Repubblica è democratico e popolare.”

Questo evento sancì la separazione tra potere spirituale e temporale, un principio che avrebbe avuto un impatto duraturo nella storia d’Italia.

Un Governo di Eccellenze e Riforme Avanzate

La Repubblica Romana si distinse per la modernità delle sue riforme, nonostante la brevità della sua esistenza. Tra i principali protagonisti troviamo figure di spicco come Giuseppe Mazzini, Carlo Armellini e Aurelio Saffi, che formarono il Triumvirato alla guida dello Stato.

Le riforme più significative includevano:

  • Abolizione della pena di morte per reati politici,
  • Libertà di stampa e di associazione,
  • Istituzione dell’istruzione pubblica e gratuita,
  • Separazione tra Chiesa e Stato.

Questi provvedimenti rendevano la Repubblica Romana una delle più avanzate d’Europa, ispirata ai principi della democrazia e della giustizia sociale.

L’Intervento Francese e la Fine della Repubblica

Nonostante il grande sostegno popolare, la Repubblica Romana dovette affrontare un nemico potente: la Francia di Luigi Napoleone Bonaparte (futuro Napoleone III), che, per consolidare i rapporti con la Chiesa, inviò un esercito per restaurare il potere papale. Dopo una strenua resistenza, guidata da Giuseppe Garibaldi, i repubblicani furono costretti alla resa il 3 luglio 1849.

Mazzini e gli altri leader dovettero fuggire in esilio, mentre Roma tornò sotto il controllo pontificio, segnando la fine della Repubblica. Tuttavia, le idee e gli ideali repubblicani non furono dimenticati e contribuirono alla costruzione dell’Italia unita nel 1861.

Un’Eredità Duratura

A 175 anni di distanza, la Repubblica Romana resta un simbolo di libertà, democrazia e progresso. I suoi principi anticiparono molte delle conquiste che sarebbero state realizzate nel Regno d’Italia e, successivamente, nella Repubblica Italiana.

Oggi ricordiamo quel coraggioso esperimento politico non solo come un capitolo del passato, ma come un monito per il futuro: la democrazia e la giustizia sono valori che vanno difesi con determinazione e impegno, proprio come fecero gli uomini e le donne del 1849.