Vallepietra. Sarà festa grande domani venerdì 1 maggio al santuario della Santissima Trinità, a 1.300 metri di altitudine, nel territorio del comune di Vallepietra. Dopo i sei mesi di consueta chiusura invernale, il piccolo eremo dove dall’XI secolo è venerata l’immagine delle Tre Persone della Trinità apparsa sulla parete di roccia di una grotta, tornerà ad essere fino al prossimo 31 ottobre mèta di numerosi pellegrinaggi, tanto da far registrare, ad esempio, lo scorso anno circa 550 mila presenze.
La riapertura del santuario sarà anche il momento per ricordare quanto avvenne a Vallepietra il 1 maggio del 1944, quando cioè soldati tedeschi in ritirata da Cassino minacciarono di fucilazione numerosi abitanti dl paese, se non fosse stato rivelato il luogo dove erano tenuti nascosti alcuni militari americani. La mediazione dell’allora parroco, don Salvatore Mercuri, convinse i tedeschi a ritirare la minaccia, avendo loro assicurato che nessun soldato americano si nascondeva a Vallepietra.
Secondo la tradizione, la venerazione per l’immagine della Trinità sarebbe scaturita da un episodio verificatosi sulla sommità del vicino Colle della Tagliata. Un agricoltore avrebbe visto i due buoi che trainavano l’aratro per dissodare il terreno, cadere in un burrone da oltre 300 metri di altezza. La caduta non avrebbe procurato alcun danno ai buoi, che invece avevano assunto una posizione quasi di adorazione verso l’immagine della Trinità comparsa improvvisamente sulla roccia. (fa.lo)