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Ricordi del passato, le vecchie generazioni raccontano – II appuntamento

via fonticelle carsoliLa nostra rubrica “ricordi del passato” continua e al secondo appuntamento riportiamo il racconto di Ornella, che è nata e cresciuta in una delle zone più antiche di Carsoli: le fonticelle.

Ornella ci ha raccontato sorridendo uno dei suoi ricordi di quando era solo una bambina. Insieme a tutti i suoi coetanei giocava lungo le stradine delle fonticelle e nei giorni di Natale gli adulti si preparano per il giorno di Santo Stefano, giorno in cui solitamente si “accoravano i maiali”. Brutto il termine, ma è esattamente quello che si faceva per dare da mangiare alle famiglie. Durante l’anno si lavorava la terra, si dava da magiare agli animali… Umberto e Nina, genitori di Ornella, per esempio, avevano le galline, i conigli e l’orto, ma quando arrivava  il momento di sistemare i conigli per farli arrivare nei piatti di figlie e nipoti, Umberto si rifiutava di occuparsene personalmente. Nei giorni in cui ci si occupava dei maiali, le famiglie maialicollaboravano tra loro, un giorno si pensava al maiale di Alesino, un giorno a quello di Benedetto “Caracalla” e così via per gli altri. Il ricordo di Ornella, in particolare, è che si andava a curiosare casa per casa con tutti i bambini, tra questi Fabiana, Sandra, Patrizia, Assunta ecc.  Dopo aver lavorato ci si fermava a mangiare tutti insieme. Le considerazioni di Ornella da adulta parlano invece di una strana sensazione nel vedere come si “accorava il maiale” e tutto il procedimento seguente che non riportiamo nei dettagli. Prima i nostri nonni forse non davano troppo peso alla sensazione poco piacevole che può avvertire un bambino alla vista di immagini come questa, erano occupati a lavorare e i bambini che facevano “comunella” vivevano invece questo momento come fosse un gioco. Oggi si è più attenti, forse si pensa che sia meglio non far vedere queste “scene crude” ai bambini, forse proprio perché i nostri genitori le hanno viste e capiscono la poca delicatezza di certi ricordi che in qualche modo “lasciano il segno”.

I bambini di oggi mangiano la carne e chissà se  si rendono conto di cosa stanno mangiando… i bambini di cinquant’anni fa invece lo capivano e bene… ma tanta era la fame  e tanto il gusto della carne genuina che il ricordo di quelle scene al momento del pasto,  “svaniva”!

 

Elita Proietti