SUBIACO – Il provvedimento che ha emanato il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nei giorni scorsi sulle riaperture dei cancelli scolastici di ogni ordine e grado sta suscitando polemiche soprattutto a causa del continuo aumento dei contagi.
In Valle Aniene a Subiaco la situazione epidemiologica è preoccupante, tuttavia il Sindaco Domenico Petrini dopo una valutazione e consultazione con le altre realtà dirigenziali del territorio ha deciso che il programma scolastico non può subire ritardi e quindi come in accordo con la linea Zingaretti il 10 gennaio suonerà la campanella.
A far sentire la sua voce è Matteo Berteletti, consigliere comunale e portavoce della coalizione “Sguardo Al Futuro” che si oppone in alcuni punti all’Amministrazione Petrini sulle decisioni prese in merito alla suddetta questione .
Una critica non tanto d’opposizione, piuttosto un consiglio e dichiara – ” L’aumento dei contagi da Covid-19 sta allarmando il mondo della scuola nelle ultime settimane, soprattutto in previsione dell’ormai imminente rientro dopo la pausa natalizia.
In questo periodo ho visto diversi Sindaci dei Comuni della Valle dell’Aniene attivarsi nel promuovere campagne di test antigenici rapidi per studenti e insegnanti prima della ripresa delle lezioni, con l’obiettivo di minimizzare il rischio dell’eventuale diffusione del virus all’interno delle classi.
L’Amministrazione Comunale di Subiaco è stata in silenzio sull’argomento per tutto il periodo delle vacanze, attivandosi solo l’8 Gennaio nel dare indicazioni in merito.
A parte ricordare la condotta da tenere in caso di contatti più o meno ad alto rischio ed a comunicare l’apertura, a mio avviso tardiva, del Centro Operativo Comunale, non è stata messa in campo, nei giorni scorsi, alcuna iniziativa preventiva affinché la scuola fosse arrivata più preparata alla data del 10 Gennaio.
Il Sindaco Petrini ha parlato di contrarietà agli screening di massa dopo aver sentito la Asl, io invece sono convinto che con la opportuna programmazione operativa ed economica di breve periodo, il Comune avrebbe potuto organizzare spazi idonei per consentire alla popolazione studentesca di sottoporsi, su base volontaria, al tampone. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di garantire la ripresa dell’attività didattica per colmare il vuoto d’apprendimento che i lockdown hanno prodotto.
Condivido il messaggio, ma avrebbe dovuto fare molto di più, durante il periodo natalizio, per dare certezze. Appare normale che ora la precarietà della situazione imponga una riflessione diversa da parte dell’Amministrazione, come ad esempio quella di decidere di posticipare di qualche giorno la ripresa delle lezioni per riempire le lacune lasciate dall’immobilismo.” – Conclude così Berteletti.