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Rieti, il vescovo Vito: “Accendere un fiammifero invece di maledire l’oscurità”

Dal Vangelo domenicale un breve pensiero del Vescovo Vito Piccinonna reso noto dalla Diocesi di Rieti.
” Un cieco. Un “drop out” l’avrebbe chiamato Tonino Bello. Uno tagliato fuori, ai margini e a terra, in tutti i sensi. Ma ad un tratto sente passare Gesù e gli grida la notte che ha dentro. Insiste mentre i cerimonieri di turno lo sgridano perché non rovini il momento. Vorrebbero silenziarlo. E lui non ci sta. Grida ancora più forte. Ed ecco il miracolo, il primo: Gesù si ferma. Non passa oltre. Invita a farlo arrivare presso di Sé e, una volta tanto, folla e discepoli sono capaci di far da tramite : Coraggio! Alzati, ti chiama.
E lui, balzando in piedi, gettando via il mantello, corre ai piedi di Gesù e questi gli pone la stessa domanda fatta ai due apostoli domenica scorsa, cioè che cosa potesse fare per lui. E il cieco non cerca posti di onore, ma la Luce. Infatti gli si riaprono gli occhi, però, a differenza del giovane ricco, questi, vedendo, Lo segue per la via crucis.
Che bello ammirare come spesso, nei Vangeli, personaggi così “periferici”, quasi degli abusivi siano gli unici ad avere il miglior “nulla osta” firmato dal Maestro stesso per seguirLo fino in cima, senza riduzioni, senza sconti e con quella leggerezza impossibile agli uomini, ma non a Dio!
A noi la capacità di non esser mai sordi al grido, spesso silenzioso, di chi pensa che nemmeno Dio lo stia ad ascoltare.
Oggi dinanzi a Dio sono particolarmente presenti le grida che vengono da Gaza, dall’Ucraina, dal Libano. Sono nostri fratelli e sorelle. Ma chi li ascolta?
A noi e a tutti sempre val la pena ricordare che nella notte accendere un fiammifero vale molto più che maledire l’oscurità.
Buona domenica a tutti !!!
+ don Vito