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Rifiuti pericolosi, i carabinieri chiudono un impianto e sequestrano veicoli e mezzi

Pescara. Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Pescara, unitamente a personale del Comando Provinciale dei Carabinieri di Pescara, Chieti e Teramo in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di L’Aquila, su richiesta della Procura della Repubblica di L’Aquila, hanno proceduto ad effettuare sequestri nei confronti una pluralità di soggetti tra cui uno posto a capo di una importante compagine societaria operante nel settore del recupero rifiuti ferrosi nel comune di Montesilvano, per attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti in concorso in ordine agli articoli 110 cp e 452 quaterdecies D. Igs 152/2006

Le indagini, espletate dai Carabinieri del NOE di Pescara coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila, hanno consentito di accertare che la compagine riceveva rifiuti pericolosi e non pericolosi nel periodo compreso tra il 2020 e il dicembre 2022 costituiti da rottami ferrosi, RAEE e batterie esauste per veicoli conferiti attraverso l’uso di mezzi non autorizzati allo scopo.

Di fatti le indagini compiute hanno permesso di acquisire gli elementi necessari per dimostrare l’abitualità della condotta abusiva di gestione dei rifiuti da parte dei gestori dell’impianto di recupero, consistenti nella raccolta, trasporto e recupero di ingenti quantitativi di rifiuti, in alcuni casi in totale assenza delle previste autorizzazioni ambientali, con assegnazione di falsi codici identificativi EER

In esecuzione del provvedimento cautelare reale si è proceduto quindi al sequestro dello stabilimento industriale e al fermo totale degli impianti e dei processi produttivi, nonché al sequestro dei veicoli