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Rifugio montano a Fondi di Jenne, conclusa la prima fase dei lavori. Al via l’adeguamento sismico

La terza fase prevede anche la ristrutturazione del piano terra con la realizzazione di una cucina e di una sala ristorante

Jenne – Si è conclusa ufficialmente la prima fase di importanti lavori realizzati dall’amministrazione comunale per il recupero del rifugio montano a Fondi di Jenne. Si è proceduto dunque  nel rifacimento del  manto copertura, ed alla installazione di un impianto fotovolatico a pannelli solari.

Di conseguenza sono iniziati i lavori della seconda fase che consitono nell’adeguamento sismico della struttura. Al termine dei quali nella terza ed ultima fase è prevista poi la ristrutturazione del piano terra con la realizzazione della cucina e sala ristorante. Ciò sarà possibile grazie ad aggiuntivi contributi straordinari ottenuti dall’amministrazione stessa.

Con gli interventi si punta quindi, oltre a riqualificare la struttura, anche nella ulteriore incentivazione del turismo nella natura incontaminata. La location particolarmente suggestiva è già attualmente meta di una mole elevatissima di visitatori. Fondi di Jenne si trova infatti immersa un una faggeta considerata tra le più grandi d’Europa.

L’edificio rifugio montano dunque è stato dunque al centro di una serie di obiettivi portati avanti con impegno e determinazione. Particolare menzione merita l’installazione dei pannelli solari i quali costituiscono la base per il collegamento con l’elettrodotto che verrà realizzato da Monte Livata e fino a Fondi di Jenne, la cui realizzazione è in attesa del parere conclusivo della conferenza dei servizi presso la provincia di Roma. Un progetto sul quale è pervenuto già il parere favorevole di Enel con nota del 24 giugno u.s.

I pannelli solari saranno poi collegati quindi all’elettrodotto stesso, intervento che consentirà all’Amministrazione Comunale,  di ricevere un rimborso da parte di Enel di 340 milaeuro a fronte di un investimento di 410 mila euro. Quindi il comune dovrà compartecipare alle spese per un importo di circa 70 mila euro ottenendo così una opera di grande valore ad un costo irrisorio.

La soluzione individuata consente di raggiungere una molteplicità di obiettivi, partendo da quello ambientale a quello economico.

“L’emergenza in atto – spiega il sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti – ha fatto ancorpiù riscoprire un turismo montano e vi è sempre una crescente domanda per escursioni nella natura. Questo luogo bellissimo che attualmente accoglie tantissimi visitatori specialmente nel fine settimana, sarà ulteriormente valorizzato dalla ristrutturazione completa del rifugio montano che diventerà attività ricettiva. Confidiamo pertanto di concludere entro tempi brevi anche la fase di adeguamento sismico per poi iniziare subito con la fase finale”.