Tagliacozzo – “Il Presidente Marsilio e la Giunta regionale hanno rimosso dall’incarico il Direttore Generale della Asl1 Abruzzo dott. Roberto Testa, a causa di “diversi risultati giudicati negativi”, soprattutto nella gestione dell’emergenza covid.
Giunge il 21 giugno questo provvedimento più volte invocato da gran parte dei Sindaci marsicani nelle terribili settimane autunnali (novembre 2020) in cui infuriava la seconda ondata della pandemia, con morti fuori dei pronto soccorso e ospedali al tracollo!
Fu allora che noi sindaci avevamo gridato con la forza della disperazione l’inadeguatezza della dirigenza della Asl della nostra provincia formata dal duo: Testa – Cicogna, e avevamo denunciato l’insufficiente capacità organizzativa dei posti letto, dell’operazione tamponi e il tilt dei sistemi di tracciamento dei positivi, nonché le carenze assistenziali e quanto vorremmo non ricordare di quei terribili giorni.
Ma la risposta del Presidente Marsilio, alla nostra disperazione, alla nostra solitudine fu la stizzosa dichiarazione che alcuni sindaci stavano facendo campagna elettorale sulla sofferenza delle persone. Parole vergognose che tutt’oggi risuonano indegne di un alto rappresentante delle Istituzioni al quale in quel frangente risposi così:
“Caro Presidente Marsilio, se Lei fosse stato sindaco, prima di essere eletto senatore della repubblica e prima di ritrovarsi eletto governatore dell’Abruzzo, si sarebbe reso conto che i sindaci non fanno campagna elettorale sulle sofferenze e sulla vita dei propri concittadini. I sindaci hanno un contatto privilegiato con le persone a loro affidate, hanno una conoscenza diretta delle problematiche dei loro territori e più che attaccati o zittiti dall’autorità regionale, dovrebbero essere ascoltati e supportati nella difficile missione a cui sono chiamati quotidianamente”.
Se solo fossimo stati ascoltati 7 mesi fa, forse la gestione della pandemia sarebbe stata meno sofferta da parte di tutti.
Marsilio e la Giunta regionale, per cacciare il Dott. Testa, hanno espresso gli stessi giudizi che esprimevamo noi a novembre 2020 e che ci contestavano allora come propaganda elettorale, contraddicendosi ora per attuare le loro ripicche politiche.”