Carsoli – Dal gruppo di minoranza del comune di Carsoli (Rosa De Luca, Domenico Salzetta, Federica D’Andrea e Ilaria Di Natale) riceviamo e pubblichiamo: “La minoranza nella sua intera composizione, prende atto dell’intervenuto rimpasto di giunta, dal quale si evince in maniera univoca e lampante una sola cosa: LA MAGGIORANZA NON ESISTE PIU’!!! Ci sono due gruppi ben distinti, uno legato al Sindaco e uno legato al gruppo FDI.
Di conseguenza, l’azione amministrativa nel prossimo futuro sarà ovviamente ingessata e caratterizzata da sicuri e continui scontri tra le diverse fazioni che compongono la stessa con unico scopo, quello di manifestare la superiorità degli uni rispetto agli altri. Il tutto a discapito della cittadinanza che sarà chiamata invece soltanto a subire – ancora una volta – gli effetti di una lunga agonia dell’attuale Amministrazione.
Noi tutti quindi ci chiediamo che senso abbia tale situazione!
Forse la risposta in realtà è la più semplice e scontata di tutte: le corse alle poltrone, fatti personali, che ancora una volta hanno avuto la meglio su obiettivi collettivi che invece, lo ricordiamo a noi tutti, andrebbero perseguiti con fermezza sempre anteposti alle logiche personali e di partito.
Appare chiaro che le ultime dinamiche di rimpasto e non solo, abbiano distolto l’attenzione dell’amministrazione dalle tante criticità e problemi del paese.
Come ad esempio lo scempio del centro fieristico con i lavori fermi da oltre 2 anni e la devastazione delle strutture presenti. Come la messa in funzione del pozzo dell’acqua potabile tanto decantata e mai partita.
Come la gestione delle grotte di Pietrasecca che con affidamenti diretti e saltuari non consente di fare progressi nel settore del turismo, settore che si ha avuto la brillante idea di arricchire con l’acquisto dell’info point perennemente chiuso, un gabbiotto di ferro costato più di 30000 euro e messo a prendere la polvere in piazza! E’ con questo spirito che si vuole continuare ad amministrare??? Con l’augurio che al più presto l’Amministrazione prenda coscienza dell’intervenuto fallimento del progetto sia politico che amministrativo proposto ad appannaggio – per la prima volta – del bene comune del nostro Paese.”