Riofreddo – Dal sig. Italo Castrovillari riceviamo e pubblichiamo la seguente nota: “In merito alla notizia pubblicata il 30 settembre con il titolo ” Riofreddo avanzano i lavori della nuova scuola “, dalla ricerca estratta dal sito Istat emerge chiaramente il netto calo demografico che interessa tutti i comuni del comprensorio. (vedi link: Arsoli) Posto che l’istituto comprensivo di Arsoli ha sedi anche ad Anticoli c. e Roviano , oltre che Riofreddo,- tutti e 4 i plessi hanno la sezione infanzia, primaria e medie;
l’istituto comprensivo di Carsoli ha la sezione infanzia e primaria anche ad Oricola, Rocca di Botte e Pereto atteso che la competenza in maniera scolastica dovrebbe essere su base regionale e che alcuni dei paesi citati sono in Abruzzo altri nel Lazio: “Chiedo in maniera retorica: da dove verranno gli alunni per la nuova scuola di Riofreddo?
Aver impegnato oltre 2.5 milioni di euro per il nuovo edificio per
così pochi alunni è una scelta, diciamo, di ” cattiva amministrazione”
visto soprattutto la vicinanza della sede di Arsoli, anch’essa
recentemente messa a norma, distante nemmeno 5 KM.
I miei 4 figli, due in prima elementare, dovranno
essere comunque accompagnati dallo scuolabus dal mio domicilio in
Riofreddo alla scuola di Arsoli, stante un ordinanza ottenuta dopo
ricorso al TAR del Lazio.
Con classi composte da pochissimi alunni non si tiene conto del
benessere psicologico dei bambini e della loro crescita sociale.
Non è solo un fatto economico, anche se mantenere aperta una scuola
costa comunque molto alle casse di un piccolo comune,
Non è stata fatta alcuna programmazione territoriale prima di
destinare così tanti soldi.
La vostra pubblicazione ha suscitato molto interesse e sollecitato
tanti commenti, soprattutto di miei compaesani, specie di persone
senza figli in età scolare, preoccupati, probabilmente, solo del
prestigio dal paese.
Nessuno accenna al fatto incontrovertibile che non nascono più
bambini, che i giovani faticano a metter su famiglia.
Nessuno di loro pare interessato a molte criticità che affrontano le
famiglie con bambini nel territorio: un solo pediatra per tutta la valle dell’aniene,
il presidio pediatrico più vicino è a Tivoli ma per servizi
specialistici, compreso ortopedia, bisogna andare direttamente al
Bambin Gesù;
Le liste di attesa per visite ordinarie hanno tempi bibblici, non
esiste servizio odontoiatrico, la asl RM 5 non ha una macchina per la
risonanza magnetica ecc
E’ impossibile fare accertamenti diagnostici di neuropsichiatria e
terapie logopediche,psicomotorie, neurocognitive in regime pubblico,
per assistenza educativa domiciliare c’è una lista d’attesa perenne e
mancanza di operatori,
Per non parlare dell’organizzazione del trasporto pubblico locale che
rende indispensabile l’uso del mezzo proprio,