Ripresa post-Covid, brilla l’Abruzzo
Si cerca di ripartire, nel mondo delle imprese. E un ruolo particolare può essere svolto dal settore del gambling.
Cambia il governo, cambia il Presidente del Consiglio, non cambia invece la missione dei nostri governanti: far ripartire un’economia falcidiata dalla pandemia Covid 19. Lo sapeva bene Giuseppe Conte, il premier dimissionario che ha guidato il primo lockdown generalizzato, lo sa bene anche Mario Draghi, il presidente incaricato di trovare una nuova maggioranza. Esperto di economia, ex guida di Bankitalia e Banca Comunitaria Europea, Draghi aveva già parlato di ricette per far ripartire la finanza italiana, criticando aspramente i ristori col contagocce fin qui pensati.
La differenza tra i ristori pensati per le aziende e i reali bisogni di quest’ultime è in realtà abissale. Le aziende dell’Unione Europea avranno bisogno di almeno 1000 miliardi di aiuti economici per riuscire a sopravvivere alla crisi e di questo monte, ben 175 miliardi sono necessarie alle aziende italiane.
Eppure, in alcuni casi, la ripartenza già si è fatta sentire. Soprattutto in Abruzzo. Lo riporta una ricerca condotta da Svimez, che ha analizzato gli effetti economici del Coronavirus evidenziando un crollo per Basilicata (-12.9%) e Veneto (-12.4%). L’Abruzzo, invece, si collocava al di sotto della fascia del 10% di perdite. Anzi, fra le regioni del sud Italia, la nostra insieme alla Puglia è stata infatti tra le regioni più reattive facendo registrare un +1.7%.
In tutto questo, un ruolo da non sottovalutare è rivestito dal gioco d’azzardo e dal gambling italiano. Un settore che rischia tanto ma che allo stesso tempo può agire da traino. È di questo avviso Giochi di Slots, che ha guidato una ricerca relativa alle difficoltà della filiera. In ballo, infatti, ci sarebbero tra i 25 e i 30 mila posti di lavoro per quanto riguarda il settore del gioco pubblico su territorio. Perché i casinò terrestri, infatti, rischiano di scomparire, insieme a migliaia di posti di lavoro legati alle agenzie, ai punti di scommesse. Un parziale paracadute, in questo senso, è svolto dal gioco online, che soprattutto durante il primo lockdown ha fatto registrare grandissimi passi da gigante e un netto segno + per gli introiti.
Ma non basta: serve un impegno maggiore per salvare l’economia e rilanciare le imprese. Tutte, anche quelle del territorio.