Rischio zona arancione per l’Abruzzo a causa dei parametri Rt, Marsilio: “vanno cambiati”
La regione infatti presenta dati tra i migliori d'Italia in termini di calo ricoveri e terapie intensive, ma resta appeso all'indice Rt
L’Aquila. L’Abruzzo presenta dati tra i migliori d’Italia per numero di contagi e ricoveri attualmente legati al Covid-19 e viene classificata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) tra le quattro regioni italiane con rischio più basso, ma potrebbe finire in zona arancione a causa dell’indice Rt, che sale a 0.95, e questo “sarebbe paradossale”.
Lo dice il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il quale, sottolineando come in terapia intensiva ci siano 20 persone e in area medica poco più di 200, afferma che il territorio, “in un quadro del genere, con un’incidenza media largamente sotto 100 e con Pescara da un mese sotto 50, rischia di ritrovarsi in arancione senza giustificato motivo”.
“Tutte e 21 le Regioni e le Province Autonome”, aggiunge, “hanno chiesto al ministro di superare l’indice Rt. Sto scrivendo al ministro: il tema di oggi è proprio questo. Abbiamo chiesto di usare come parametro principale quello dell’incidenza e dell’occupazione dei posti letto negli ospedali. Spero che lunedì, come ci è stato promesso, il governo chiuda questa fase di ridiscussione dei parametri e la prossima settimana la classificazione avvenga su criteri adeguati al nuovo quadro epidemiologico”.
“Sarebbe paradossale che la prossima settimana ci trovassimo in zona arancione per colpa di un possibile focolaio a fronte di ospedali sempre più vuoti. A dimostrazione della situazione migliorata anche la mappatura dei colori fatta dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), in un’Europa prevalentemente colorata in rosso, ha collocato l’Abruzzo tra le quattro regioni italiane arancioni. Un indicatore che potrebbe far passare il messaggio in Europa che chi sceglie di trascorrere le vacanze in Abruzzo trova un territorio più sicuro”.
Prorogata di una settimana la zona rossa per il comune di Celano. L’area a maggiori restrizioni andrà avanti fino al 21 maggio compreso. Lo ha disposto l’Unità di crisi della Regione Abruzzo, che si è riunita nel pomeriggio, presieduta dal presidente Marco Marsilio, per analizzare le misure da adottare, dopo l’analisi dell’andamento epidemiologico settimanale. Il presidente di Regione ha firmato la relativa ordinanza. Restano due, quindi, i comuni abruzzesi in zona rossa: fino al 20 maggio, per effetto di un provvedimento precedente, c’è anche Sant’Egidio alla Vibrata.
“A fronte di un indice Rt che sale a 0.95”, evidenzia Marsilio al termine dell’incontro, “questa settimana è notevolmente diminuita la pressione ospedaliera sia riguardo ai posti letto in terapia intensiva sia per quelli occupati in area non critica”.
Sono 89 i nuovi casi di Covid-19 accertati nelle ultime ore. Sono emersi dall’analisi di 3.397 tamponi molecolari: è risultato positivo il 2,62% dei campioni. Si registrano tre decessi, che fanno salire il bilancio delle vittime a 2.450. Scendono ancora i ricoveri, che passano dai 270 di ieri ai 255 di oggi. I nuovi positivi hanno età compresa tra 2 e 91 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 16. Gli attualmente positivi sono 7010 (-249): 235 pazienti (-11) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 20 (-4, nessun nuovo ricovero) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 6.755 (-234) sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 63.427 (+334).