Vallepietra. “Rivalutazione e riscoperta dei legami con il territorio, attraverso le coltivazioni tradizionali delle nostre montagne, ormai sempre più abbandonate”. E’ l’obiettivo al cui conseguimento sta operando in questo periodo a Vallepietra (nel Parco dei Monti Simbruini) il “Consorzio Valle del Simbrivio società cooperativa”, costituita nel 2011 allo scopo di valorizzare e tutelare il territorio; salvaguardare la produzione e l’immagine dei prodotti tipici della Valle del Simbrivio; intraprendere tutte le attività e le iniziative ritenute più opportune per incentivare l’espansione delle coltivazione dei Fagioli di Vallepietra; promuovere idonee ricerche scientifiche sul terreno, sull’acqua, sui metodi di coltivazione al fine di ottenere maggiore conoscenza della specificità del prodotto. “Si sta operando in particolare – è stato spiegato – attraverso il recupero di alcune piccole aree agricole della Valle del Simbrivio privilegiando le coltivazioni tradizionali per consolidare il rapporto con la terra e col nostro territorio”. Per il Consorzio Valle del Simbrivio, del quale Alessio Antonio Lo Cicero ne è il presidente, il ritorno ai campi significa infatti mantenimento delle tradizioni agricole montane, a sostegno della formazione di una identità non omologata a modelli metropolitani; protezione del paesaggio rurale, in quanto modellato da secoli di lavoro in sintonia con l’ambiente; recupero di specie tipiche locali, perfettamente adattate alle condizioni ambientali nelle quali sono coltivate, frutto di secoli di semine selettive, quindi legate anche alla loro cultura e patrimonio locale. “Riscopriamo il valore del lavoro fatto insieme”, è insomma lo spirito che anima l’azione del Consorzio Valle del Simbrivio, intesa come concreta cura e rispetto della natura e diffusione del dovere civico di rispetto dell’ambiente dei Monti Simbruini in generale e della Valle del Simbrivio in particolare. (f.l.)