l’aQUILA – Il Commissario Straordinario per la Sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso, l’Ing. Pierluigi Caputi, ha il compito di sovraintendere alla progettazione, all’affidamento e all’esecuzione degli interventi indifferibili ed urgenti volti a fronteggiare la situazione di grave rischio idrogeologico e conseguire adeguati standard di qualità delle acque e di sicurezza idraulica del sistema idrico del Gran Sasso.
Fin dal suo insediamento la Struttura Commissariale ha potuto contare sul proficuo supporto del Sistema istituzionale di cui ha apprezzato la piena collaborazione; dal Presidente della Giunta Regionale ai Prefetti di Teramo e L’Aquila. Ugualmente fattiva la sinergia tra Commissario Straordinario e vertici dei Soggetti Gestori del Sistemo Idrico Integrato con l’imprescindibile necessità di tutelare la qualità delle acque potabili ed assicurare la continuità del servizio durante i lavori. Attenzione e massima disponibilità anche da parte dei Sindaci dei Comuni Capoluogo di Teramo e L’Aquila e dei Presidenti delle Province di Teramo e l’Aquila.
Va considerato inoltre che le attività del Commissario, che si svolgono all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, non possono prescindere da una intensa concertazione con l’Ente Parco.
Ciò premesso, si conferma l’inizio dei primi lavori con la chiusura parziale delle gallerie del Gran Sasso dal 14 ottobre fino a fine novembre, come già diffuso dalla stampa. Al fine di minimizzare i disagi le perforazioni di sondaggio saranno eseguite giorno e notte.
In ragione delle previsioni di legge, il Commissario Straordinario ha potuto affidare alla Società Italferr S.p.A. – società a totale capitale pubblico, con specifica esperienza nei grandi progetti infrastrutturali in galleria, la redazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (P.F.T.E.), per la messa in sicurezza della risorsa idropotabile scaturente dalle gallerie del Gran Sasso. Progetto che, una volta definito, permetterà di procedere all’appalto delle opere.
Di fronte alla problematica tanto complessa, il Commissario Straordinario, come da legge, ha definito gli Obiettivi Strategici, tra i quali:
· la salvaguardia e la tutela della risorsa idrica destinata ai fini idropotabili (con il rispetto della distanza di 10 metri da possibili agenti inquinanti, come da D.lgs. n. 152/2016);
· la mobilità veicolare;
· il regolare funzionamento dei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso
· Il minimo impatto ambientale (minimizzazione delle alterazioni dei parametri e degli indicatori ambientali degli habitat naturali locali);
· la minima alterazione dell’equilibrio idrogeologico ed idraulico ad oggi consolidato;
· il mantenimento della dotazione idropotabile prelevata attualmente, senza diminuzioni notevoli e/o durature.
Per poter procedere alla progettazione Italferr ha evidenziato la necessità di un quadro conoscitivo più dettagliato delle caratteristiche dell’acquifero e pertanto nei prossimi giorni avvierà una serie di indagini geognostiche e specifiche prove non invasive che per lo più saranno effettuate all’interno delle gallerie.
Saranno pertanto realizzati alcuni saggi di perforazione con il contestuale monitoraggio dei parametri atti a definire la futura e verificare correttamente la soluzione progettuale di messa in sicurezza della captazione idropotabile.
I lavori in galleria non sono compatibili con il traffico veicolare e quindi determineranno la chiusura intervallata dei due tunnel ed il conseguente traffico alternato di attraversamento del Gran Sasso per la galleria non oggetto dei lavori.
La gestione della sicurezza stradale e dei relativi presidi è di competenza della concessionaria autostradale Strada dei Parchi S.p.A. con il concerto del Compartimento regionale e del Centro Operativo della Polizia Stradale e più in generale delle Prefetture dell’Aquila e di Teramo.
Nel frattempo si sono succedute costanti riunioni fra i progettisti di Italferr e i vertici dei Soggetti Gestori del Sistema Idrico Integrato, la Gran Sasso Acqua S.p.A. e la Ruzzo Reti S.p.A. al fine di calibrare le attività e la loro gestione con l’imprescindibile necessità di tutelare la qualità delle acque potabili ed assicurare la continuità del servizio durante i lavori.
Ecco dunque l’importanza di un lavoro di squadra per raggiungere l’obiettivo non più rinviabile, mettere in sicurezza in maniera definitiva una preziosa e indispensabile risorsa naturale, l’acqua del Gran Sasso, che arriva nelle case di circa 500.000 mila abruzzesi.