Roma – Distanziamento, ombrelloni, stufe da esterno, tappetini antiscivolo, distributori di gel disinfettante, ed in molti casi i gestori hanno anche pensato a dotare il coperto di ciascun commensale di salviette monouso disinfettanti, con la stessa efficacia del gel.
Si fanno dunque le prove generali in vista delle possibili riaperture dal 26 Aprile 2021 data in cui il Lazio potrebbe passare zona gialla. Ma il condizionale è d’obbligo, per ora è una ipotesi rispetto agli andamenti attuali ma bisognerà fare i conti con la cabina di regia e con i dati dei prossimi giorni. In ogni modo se tutto va bene, chi può potrà riaprire a pranzo e a cena. Con le galline però visto che alle 22 resterebbe il coprifuoco. Il che significa in una città metropolitana che i commensali almeno debbano lasciare il tavolo una mezz’ora prima per raggiungere le proprie case. Quindi si potrebbe anticipare la cena? Si gli italiani, sono disposti a tutto pur di uscire dall’incubo domiciliare. Anche cenare alle 7. Ormai ci si abitua un pò a tutto. Anche le zone rosse sono diventate normali per certi versi.
Certo alcuni ristoranti possono permettersi di riaprire, in molti però data la ristrettezza degli spazi a disposizione potrebbero decidere di rinunciare, poichè i costi supererebbero di gran lunga gli eventuali ricavi.
Il settore è al collasso, e si spera dunque che i successivi allentamenti e soprattutto nella corsa alle vaccinazioni. La politica, forse resasi conto del popolo ormai allo stremo sta riaprendo ma i virologi tuonano. L’importante è comunque rispettare le regole, dimostrare a noi stessi che si può e si deve riaprire e vivere le cose in sicurezza.