Il primo maggio era particolarmente atteso e benchè le previsioni indicassero una certa variabilità certo non si pensava che proprio all’ora di pranzo iniziasse a piovere per non smettere, con conseguente ed ovvio calo termico e classica situazione fastidiosa per stare all’aperto.
La giornata rovinata per moltissime attività di ristorazione che dopo aver preparato il pranzo si sono trovate ad affrontare le disdette dell’ultimo minuto causato per l’appunto dal maltempo. Una “festa del lavoro” intrisa dunque di disagi e con acquisti di merce che andrà sprecata.
Nel Lazio alcune zone si sono salvate dalle piogge, ma l’Abruzzo, specialmente quello interno ha fatto i conti con una giornata di chiaro stampo autunnale.
I ristoratori si sentono beffati da queste finte riaperture che di fatto li privano dei sostegni e nel contempo continuano a gravare spese per il personale, predisposizioni, e tutto cio’ che ne consegue. Che dire solidarietà piena e vera.