Carsoli. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano dott.ssa Maria Proia decidendo con sentenza a seguito di rito abbreviato, ancora una volta ha prosciolto un imprenditore di Carsoli accusato di aver omesso di versare all’Inps le quote contributive poste a carico dei propri dipendenti e già trattenute sullo stipendio.
A tale decisione il GIP è pervenuto rilevando la mancanza della prova della notifica della violazione da parte dell’Inps nei confronti dell’imputato il quale invece aveva provveduto al pagamento dei contributi immediatamente dopo la notifica del primo decreto penale di condanna.
In sostanza è stato affermato il principio, sulla scorta di precedenti giurisprudenziali, secondo il quale l’imputato non può rispondere per i ritardi o le carenze del procedimento amministrativo precedente alla fase penale e che egli non può essere ritenuto penalmente responsabile se non ha ricevuto dall’Inps la contestazione o la notifica dell’accertamento delle violazioni.
La sentenza fa luce su una situazione frequente che vede molti imprenditori denunciati ripetutamente per l’omesso versamento dei contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti.
L’imputato è stato difeso dall’avv.Alessandro Marcangeli e per due volte è stato dichiarato non punibile avendo egli pagato nei termini prescritti, ma non dall’avviso di accertamento inviato dall’INPS bensì dalla notifica del decreto penale di condanna.